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La risposta della Regione Calabria >>>
“E stato riaperto il punto nascita”. E’ un Giuseppe Iaria euforico quello che rende nota la decisione del Tar di sospensiva del decreto regionale che aveva comportato la chiusura del punto nascita del “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Il primo cittadino melitese ha espresso soddisfazione per il provvedimento che “ha messo in risalto come le nostre ragioni di manifestare anche pubblicamente, non erano infondate e campate in aria”. Il sindaco Iaria ha aggiunto che “le nostre buone ragioni sono state accolte dal Tar. Adesso aspettiamo con fiducia la continuazione dell’iter burocratico. Prendiamo comunque atto che il 31 maggio 2011 a livello giuridico c’é stata la riapertura del punto nascita”.
La parola é passata al primario del reparto di ostetricia-ginecologia del “Tiberio Evoli”, Pasquale Baccellieri che ha espresso “grande soddisfazione e che ripaga tutti gli sforzi compiuti da dicembre fino ad oggi che ci ha fatto capire che c’era una verità nelle nostre ragioni”.
Sia Iaria che Baccellieri hanno sottolineato come “non ci sia in questa nostra azione alcuna contrapposizione con la Regione e con il presidente Scopeliiti”.
Sulla questione é intervenuto Pasquale Sapone, sindaco di San Lorenzo, secondo il quale “questa misura é propedeutica ad un esito positivo dell’intera vicenda. E’ chiaro il messaggio che viene dato ai cittadini e che vede i cittadini sempre in prima linea per il bene del territorio. E’ stata istituita la misuta cautelare, oggi accolta spinti dai bisogni delle partorienti. Non abbiamo fatto vetrina fino a questo momento. In secondo luogo, é stata avanzata una proposta complessiva per il rilancio dell’intero ospedale perché riteniamo sia finalizzato ai bisogni del territorio.
La sospensiva durerà fino a giorno 8 giugno 2011, giorno in cui è già stata fissata la camera di consiglio.
Non era presente per precedenti impegni il Sindaco di Bagaladi Federico Curatola che, raggiunto telefonicamente ha dichiarato: “esultiamo per questa sospensiva che avvalora la tesi da noi sostenuta che il punto nascite non presenta rischio clinico. Ora dobbiamo proseguire nell’opera di rilancio del T.Evoli, tagliando i rami secchi e chiedendo investimenti sui servizi fondamentali per garantire la salute pubblica”.
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