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“Accogliamo con convinzione l’appello lanciato dai lavoratori precari della scuola ad “invadere lo Stretto”, incantevole scenario dove si rappresenta la contrapposizione massima tra lo spreco di denaro pubblico da regalare alle solite lobbies, e la disperazione di chi è costretto a pagare le conseguenze di queste scelte criminali.
Siamo vicini e solidali con questi lavoratori, con questi docenti, con questi studenti, ben consapevoli che quella che si sta ingaggiando non è una semplice battaglia per la difesa di posti di lavoro: la lotta di chi oggi vuole difendere la scuola pubblica diritto di tanti e non privilegio per pochi, è la stessa lotta di chi come noi è impegnato nella difesa del proprio territorio e dei beni comuni.
Insieme saremo con i precari della scuola domenica 12 dalle 10.00 a Villa San Giovanni a gridare
- che non possiamo accettare che, in nome della crisi, si tagli drasticamente nel mondo della scuola, si inasprisca ulteriormente la precarietà, si attacchino i diritti del lavoro, si militarizzino gli spazi della democrazia
- che non vogliamo che si regalino miliardi di euro pubblici a banche e grandi imprese, ma pretendiamo che questi soldi vengano investiti per finanziare le “vere priorità”, come certamente la messa in sicurezza di un territorio fragilissimo, ma anche istruzione e ricerca, fondamentali per il futuro di queste terre
- che non accetteremo nessuna scelta fatta sulla nostra pelle, scelte fatte non per ricercare il nostro “sviluppo”, ma quello di pochi privati che pensano solo ad arricchirsi
Domenica 12 settembre a Villa San Giovanni, il 2 ottobre tutte e tutti a Messina per la manifestazione nazionale contro il Ponte, a un anno dalla tragedia consumata tra Giampilieri e Scaletta Zanclea, a un mese dall’alluvione del reggino: cosa deve succedere per far sì che si receda da scelte folli come il Ponte e si inizi veramente a lavorare sui bisogni primari dei cittadini dello Stretto?
FERMIAMO I CANTIERI DEL PONTE
FERMIAMO LA RIFORMA GELMINI
LOTTIAMO PER LE VERE PRIORITA’
Rete No Ponte
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