Replica di Loris Nisi alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Guarna

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Riceviamo e pubblichiamo:

Sono costretto a chiedervi ospitalità ed a tornare sull’argomento centrale a carbone, atteso che, ancora una volta, il mio nome compare nella nota divulgata dal Sindaco di Montebello Jonico di risposta a dichiarazioni fatte da  Nuccio Barillà (di Legambiente). Per ristabilire la realtà storica, preciso che, per come dichiarato dal dott. Guarna, la Sipi ha avuto sede per un certo periodo presso il mio studio professionale.

         Ho, infatti, concesso, in comodato gratuito e precario, alla SIPI una stanza nel mio studio professionale nel momento della costituzione della società, perchè volevano che la sede legale fosse a Saline, mentre la sede amministrativa era a Milano.

         Ciò avveniva nell’anno 1998.

         Divenuto Sindaco del Comune  (giugno 2009), dopo la presentazione, in pompa magna, da parte della SIPI del progetto industriale (dicembre 2009), sebbene non vi fosse alcuna incompatibilità,  ho ritenuto opportuno chiedere lo spostamento  della sede legale (cosa deliberata  dalla SIPI  nel dicembre 2009) interrompendo ogni rapporto professionale (tra l’altro senza richiedere alcun compenso).

         Ciò mi ha permesso di operare in totale autonomia, avversando le proposte avanzate da SIPI ( vedi, smaltimento farine animali) ritenute dal Consiglio Comunale nefaste per la collettività o sostenendo (attivamente) le giuste rimostranze dei lavoratori che non venivano pagati.

         Altri, forse,  non si sono distaccati dagli interessi che avevano sul territorio, nonostante l’assunzione di importanti cariche amministrative.

         Prabilmente, è, solo, una questione di stile, ma, a mio avviso,  può fare la differenza.

         In merito alle asserite disattenzioni della mia Amministrazione sui frazionamenti catastali presentati da SIPI,  non posso che ribadire quanto già scritto oltre due anni orsono: Il comune non ha alcuna competenza, quando la cessione di terreni superi i 10.000 mq. ed, in qualunque caso, le vendite (ammesso che ve ne siano state e non ho motivo di dubitarne, atteso che il dott. Guarna che lo afferma, faceva parte del consiglio di amministrazione del Consorzio Sipi, ricoprendo anche la carica di Amministratore Delegato) dovevano servire a realizzare progetti per la piccola e media impresa (tanto cara all’attuale Sindaco) e, forse, se vi fossero state più vendite (e meno retrocessioni di terreni già assegnati), sarebbe stato più arduo portare a termine l’operazione di cessione alla Immobiliare Saline riconducibile a SEI, in esecuzione di un preliminare sottoscritto dal rappresentante di SIPI, agente in forza dei poteri conferitigli, anni prima, dal Consiglio di Amministrazione della Società.

         Non so quando la Orizon Group sia uscita dalla SIPI, ma certamente la società, riconducibile alla famiglia del Sindaco, si è vista assegnare dei terreni in quell’area.

         Terreni che (ho appreso dalle stesse dichiarazioni del dott. Guarna) sono stati ceduti, unitamente alle quote di Orizon Group, al figlio.

         Ne prendo atto, ma non posso non ricordare che, certamente, fino al novembre 2010 l’attuale sindaco ricopriva la carica di A.U. della società ed, in tale seconda veste, ha, probabilmente, interloquito con il Comune in merito alle  rilasciate  concessioni demaniali.

         Forse, questo suo spogliarsi dalle cariche sociali e delle quote societarie sarebbe dovuto avvenire prima.

         Almeno io penso che si sarebbe dovuto comportare così.

         Ripeto, è solo una questione di stile.

         Loris Nisi

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Author: Cristina

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