ReggioNonTace il 3 luglio a Polsi con le donne di Calabria

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Il movimento ReggioNonTace ricorda l’appuntamento del prossimo 3 luglio a Polsi dedicato alle Donne di Calabria.

Le modalità di partecipazione all’iniziativa sono due: una carovana di auto che partirà da Reggio Calabria con un ultimo breve tratto a piedi e una escursione di circa 4 ore.

Percorso in macchina:

Il programma della giornata prevede un primo raduno dei partecipanti presso Piazza Garibaldi alle ore 7,30 dal quale tutti insieme si partirà per raggiungere il Bivio di Montalto (ore 9 circa), ed incontrarsi con eventuali altri gruppi non partiti da Reggio.

Alle ore 9,15 si proseguirà per Montalto giungendo alle ore 10,45 nella zona adibita ad eliporto (località Tri arii) e si percorrerà l’ultimo tratto a piedi fino a Polsi con arrivo previsto per le 11,30 circa.

Alle ore 12 inizierà l’incontro con la lettura di un documento ed interventi liberi e programmati.

Alle ore 13,30 ci si fermerà per il pranzo (al quale ognuno dovrà provvedere in autonomia).

Alle ore 15 ci saranno dei momenti di  festa, con suonate di organetto e tamburello e letture relative al tema delle donne di ‘ndrangheta e delle donne calabresi.

Percorso a piedi:

L’itinerario a piedi, guidato dal CAI, seguirà l’antico sentiero che i pellegrini provenienti dal’area reggina utilizzavano per raggiungere Polsi. Proprio per l’importanza di tale percorso il Club Alpino Italiano sezione Aspromonte lo ha inserito, nel 1990, nel Sentiero Italia che collega la penisola e le isole maggiori col filo sottile di un itinerario escursionistico che si snoda lungo gli Appennini e l’intero arco della catena alpina, per oltre 6100 chilometri divisi in circa 370 tappe: il trekking più lungo del mondo.

La prima metà dell’itinerario, lasciato Montalto, si svolge nel bosco di faggio che si alterna a radure. Raggiunto il Piano dei Riggitani il sentiero inizia a scendere più ripidamente seguendo, in alcuni tratti, l’antica mulattiera per Polsi. A sinistra abbiamo la frana di San Francesco e a destra il Vallone della Madonna. La vegetazione diviene più rada e costituita da esemplari isolati di quercia. La mulattiera ormai diruta rende meno agevole questo ultimo tratto. Giunti ad una recinzione una scaletta consente di entrare nella via Crucis che agevolmente raggiunge Polsi  nei pressi di un castagno secolare e della fontana delle Viole.

Saranno di supporto all’escursione la Stazione Aspromonte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Club Alpino Italiano e la Stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Ambedue le strutture operano in Aspromonte, da oltre 10 anni la prima e più di recente la seconda, intervenendo per la ricerca, il soccorso ed il salvataggio di vite umane in zone impervie ed ostili.

escursionisti
escursionisti

La prima è costituita da volontari ed ha una base operativa presso il rifugio Pidima concesso dal comune di Scilla. La seconda è invece costituita da militari con base a Gambarie.

Altrettanto importante la collaborazione offerta dal Dirigente Provinciale di Reggio dr. Domenico Cordova dell’Azienda Foreste Regionali che, con la collaborazione del Direttore dei lavori dr. Nirta e del capo operaio Murdaca Francesco, ha curato il recupero dell’ultimo tratto di sentiero la cui fruibilità era resa problematica dalla rigogliosa vegetazione. Gli operai forestali hanno inoltre individuato, concordemente alle indicazioni del rettore del Santuario di Polsi don Pino Strangio, ed allestito una aiuola per ospitare l’albero di castagno che ReggioNonTace pianterà in occasione dell’iniziativa. Il castagno, presente a Polsi da millenni ed ancora visibile in esemplari monumentali, rappresenta una delle colture che ha sostenuto le esigenze alimentari delle popolazioni montane tanto da essere definito “il pane dei poveri”. L’albero è stato offerto dalla Ditta Vivaio Franco di Condofuri Marina.

Ricordiamo inoltre che al termine del cammino saranno con noi il vescovo di Locri Morosini e alcuni rappresentanti della procura e delle ffoo. Hanno già aderito all’iniziativa Adriana Musella presidente di Riferimenti, Rosanna Scopelliti presidente della Fondazione Scopelliti e  Mimmo Martino dei Mattanza che per l’occasione ha composto una nuova tarantella che ci farà ascoltare in prima assoluta il 3 luglio.

TRADIZIONE DELLE PIETRE

Nel corso della giornata i partecipanti, riprendendo un’antica tradizione, depositeranno a Polsi alcune pietre portate con sé durante il tragitto. La tradizione vuole che i pellegrini, giunti a Polsi, scaricassero “pietre che recavano sulle spalle se pesanti o in mano se leggere e le ammonticchiavano in un punto nel quale, con gli anni, il monticello diviene sempre più grande”. (Gemelli S., Storia, tradizioni e leggende a Polsi d’Aspromonte, Gangemi, 1992)

Queste pietre sono state impiegate dai mulattieri per far fronte alle necessità del Santuario. Esse infatti sono state adibite ad opere murarie che periodicamente si effettuano nel medesimo Santuario.

Si racconta che i pellegrini nel gesto di scaricare le pietre dicessero: “pe li peccati mei”, come a volersi scaricare del peso delle proprie colpe.

Per noi questo gesto vuole testimoniare l’impegno di ciascuno nella costruzione di un percorso di speranza, ma anche la forza che ognuno di noi mette in campo per percorrere insieme anche i sentieri più difficili.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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