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Le Fiamme Gialle reggine, al termine di un’articolata e complessa attività investigativa a tutela delle uscite del bilancio dello stato, hanno ricostruito un meccanismo fraudolento, posto in essere da un’azienda locale, finalizzato ad ottenere indebite prestazioni previdenziali.
In particolare, tale azienda, attraverso una serie di documentazioni false e attestazioni non veritiere comunicava, agli organi competenti, l’assunzione di 46 operai a tempo determinato (OTD) per complessive 7.964 giornate lavorative, omettendo però di versare i previsti contributi previdenziali che sono stati quantificati in circa € 74.000,00.
Inoltre, gli operai fantasma oltre a beneficiare della contribuzione ai fini pensionistici, conseguivano anche numerose indennità, tra cui
quella di disoccupazione, di malattia, di maternità e di assegni familiari per un importo che è stato quantificato in un totale di circa € 283.000,00. L’attività ispettiva ha consentito, quindi, di accertare una truffa ai danni dell’INPS di complessivi € 356.500,00 tra indennità illecitamente erogate e contributi INPS dovuti e non versati.
Per le condotte descritte sono stati segnalati all’A.G. 47 soggetti, per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 81, 110, 483 e 640 del codice penale.
Quest’attività svolta in materia di indebite percezioni e richieste di contributi erogati da enti previdenziali e assistenziali conferma l’importanza fondamentale del ruolo affidato alla Guardia di Finanza nel ruolo istituzionale di Polizia Economico Finanziaria a contrasto di ogni forma di sleale concorrenza.
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