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Martedi 23 giugno dalle ore 9.00 si terrà un presidio presso il CEDIR, in occasione della terza udienza del processo agli attivisti del No Carbone di Saline Joniche.
Pochi giorni fa il Cantone dei Grigioni ha confermato la volontà di non investire più nel carbone con un referendum vinto con numeri schiaccianti, inserendola nella propria carta costituzionale. Qualche settimana prima era stata archiviata l’accusa di diffamazione da parte dell’ex consulente della S.E.I. s.p.a. Franco d’Acquaro avverso Paolo Catanoso che aveva rappresentato le ragioni del Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica durante l’assemblea dei soci Repower principale azionista del progetto. La sentenza afferma che documenti e comunicati stampa riportavano una notizia “…avente senza dubbio il crisma della veridicità – appare rispettare in toto anche i connotati della continenza e della rispondenza ad un interesse pubblico”.
Persino l’Università Mediterranea di Reggio Calabria nel dicembre 2012 ha rescisso la convenzione che aveva siglato con la SEI spa; nonostante questa avesse messo in palio sei borse di studio per tesi di laurea sul tema della centrale a carbone di Saline. Solo due studenti fecero richiesta a fronte delle innumerevoli tesi pregresse e successive su un recupero sostenibile dell’area. Nonostante questi riconoscimenti alla correttezza delle critiche mosse dal No Carbone sia da parte dell’opinione pubblica italiana e svizzera, sia da parte delle istituzioni spesso completamente latitanti, la S.E.I. prosegue nel suo tentativo di intimidire. Un pretenziosa citazione in giudizio pesa sugli attivisti Noemi Evoli , Paolo Catanoso e contro il prof. Domenico Larosa del Movimento Difesa Ambientale per un presunto danno d’immagine. Un peso che sentiamo di volere condividere, ribadendo ancora una volta la nostra vicinanza e solidarietà e invitando tutti a partecipare al presidio che si terrà martedì prossimo. Siamo tutti citati, siamo tutti No carbone!
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