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Riceviamo e pubblichiamo:
“La manifestazione di Piazza Italia assume un significato alquanto netto alla luce dell’importante partecipazione popolare che essa ha registrato in un momento in cui riempire le piazze è pura utopia a causa del diffuso senso di sfiducia impadronitosi della gente, rimasta ormai priva di reali ed affidabili punti di riferimento.
Ed assume particolare pregnanza che a Reggio Calabria la gente abbia con atti concreti individuato nella Destra un punto di riferimento, proprio adesso che la città fa i conti con le devastazioni provocate da decisioni politiche del governo centrale rispetto alle quali non è ammissibile la svogliata ed acritica tolleranza delle istituzioni territoriali.
Ed al di lá di fantomatiche svolte fatte di politiche clientelari finalizzate a premiare colleghi di studio, parenti, affini, compagni di selfie ed amici di “apericena”, in perversa continuità con la tendenza dei tempi in cui la città era dolente, ieri, davanti a Palazzo San Giorgio, la Destra, nella quale si riconosce il sentire popolare, ha posto il problema politico del risarcimento che Reggio Calabria ha tutto il diritto di vedersi riconosciuto da uno Stato patrigno.
Un messaggio, questo, forte e chiaro, ieri solo strillato con la forza della disperazione, ma che sarà costantemente alimentato per la consapevole riaffermazione di un irrinunciabile profilo identitario, oggi scalfito da pochezza, pressappochismo e autoreferenzialitá della attuale classe “dirigente” cittadina.
In un percorso ispirato dall’araba Fenice, si accenderanno nuove scintille che, in tempi brevi, ravviveranno salvifiche fiamme di rinascita!”
Reggio Futura
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