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Nelle elezioni dei rappresentanti sindacali e della sicurezza nell’Azienda Buonafede Srl di Archi la Fiom-Cgil ha registrato un’ottima affermazione in termine di consensi.
I lavoratori hanno designato come RSU-RLS Lamberto Galimi, storico rappresentante sindacale in azienda, e Consolato Cotroneo, dirigente territoriale Fiom in qualità di seconda RSU eletta.
Le procedure elettive sono state avviate e seguite da Lello Signoriello, componente della Segreteria Fiom Territoriale.
“E’ un risultato importante con cui i lavoratori hanno dato riconoscimento alla Fiom della serietà, impegno e attenzione dedicata ai lavoratori di quest’azienda, anche alla luce degli ultimi accordi sottoscritti che hanno evitato in extremis riduzioni di personale a favore dei contratti di solidarietà” dichiara il Segretario Generale della Fiom-Cgil Reggio Calabria-Locri Pensabene Antonio, e continua “La Buonafede Srl è una delle poche realtà industriali metalmeccaniche della provincia di Reggio Calabria, una piazza difficile, ma che vanta tra le sue risorse umane un gruppo di saldatori tra i più formati, specializzati e certificati dell’intera Regione Calabria. Azienda che offre occupazione di alto valore aggiunto e specializzazione in un territorio con altissimi tassi di disoccupazione”.
Conclude il Segretario della Fiom affermando che “per le alte e certificate competenze dell’azienda e dei suoi lavoratori non è un caso che la Buonafede Srl sia parte da decenni dell’indotto di AnsaldoBreda Spa, e in particolare dello stabilimento Ex-Omeca di Reggio Calabria. Fabbrica quest’ultima, ci teniamo a precisarlo, in via di privatizzazione con il percorso di vendita ad Hitachi nell’imbarazzante silenzio alternato ad inique dichiarazioni di circostanza dell’intera classe politica calabrese, fatta eccezione per qualche rara voce fuori dal coro di destra e sinistra. Nonostante questo quadro politico disarmante la Fiom-Cgil continuerà comunque ad attivarsi con tutte le proprie forze per difendere il sito industriale di Torre Lupo e il suo prezioso indotto che più di ogni altro corre il rischio di possibili speculazioni industriali. E questa attenzione in difesa del territorio impegnerà la Fiom indipendentemente dall’interlocutore proprietario, sia esso Finmeccanica, gruppo a partecipazione pubblica, o Hitachi, multinazionale privata”.
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