Reggio: Consiglio comunale aperto sul “Varco Stabile dello Stretto”

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Falcomatà: “Un’assemblea cittadina inclusiva per discutere del varco stabile dello Stretto”

La proposta del sindaco di Reggio Calabria intervenuto in conclusione dell’incontro sulla grande opera prevista dal Governo e che ha coinvolto, nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, varie organizzazioni e movimenti civici

«Un’assemblea cittadina inclusiva per esaminare il varco stabile dello Stretto, un momento di riflessione da condividere con tutte le correnti politiche e sociali, i sindacati, le associazioni di categoria, i corpi intermedi, i singoli cittadini e i movimenti che desiderano avere chiarezza sul Ponte tra Reggio e Messina». È l’invito del sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto al convegno sulla grande opera prevista dal Governo e che ha coinvolto, nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, tutte le voci contrarie alla sua realizzazione.

«Non possiamo essere passivi di fronte a un progetto che cambierà radicalmente i nostri luoghi e le nostre abitudini», ha detto Falcomatà sottolineando, con fermezza, che «le autorità locali, soprattutto la Città Metropolitana di Reggio Calabria, devono agire da istituzioni e gestire questi processi, non subirli».

«Se il Governo intende utilizzare i finanziamenti della coesione per erigere il Ponte – ha aggiunto Falcomatà – dovrà affrontare la netta opposizione del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Non permetteremo, infatti, che ingenti risorse destinate a ridurre le disparità tra il Nord e il Sud del Paese attraverso investimenti in welfare, servizi pubblici essenziali, riqualificazione urbana o trasporto pubblico locale vengano dirottate sulla costruzione del Ponte». Un’infrastruttura che, secondo il sindaco Falcomatà, dovrebbe essere parte di un quadro più ampio, che include «l’alta velocità, il miglioramento delle strade come la Statale 106 e le connessioni con le zone rurali, lo sviluppo portuale e aeroportuale».

«Il Ponte, così com’è concepito, da solo – ha spiegato – sarebbe una struttura inutile nel deserto. Serve un coinvolgimento effettivo della comunità, attraverso le istituzioni e in generale con la popolazione locale. Ho ribadito tutti questi concetti durante l’incontro richiesto da Pietro Ciucci, amministratore delegato di Stretto di Messina».

«Il Governo – ha continuato Falcomatà – ha deciso di procedere con questo progetto e non possiamo ignorarlo. Dobbiamo essere protagonisti e non spettatori. L’unione dei sindaci, espressa anche dai primi cittadini di Villa San Giovanni e Campo Calabro, Giusy Caminiti e Sandro Repaci, e dal sindaco di Messina Federico Basile, è l’unico modo per influenzare questo progetto. Vogliamo dimostrare di essere istituzioni responsabili e ci deve essere data l’opportunità di farlo nei contesti appropriati e rispettosi di chi rappresenta una comunità di quasi 600 mila abitanti». «Sui temi così cruciali – ha concluso il sindaco – è importante ascoltare i cittadini e mantenere un dibattito costante e stimolante. Proprio per questo, stiamo valutando la possibilità di affrontare questi argomenti in un’assemblea cittadina aperta da convocare nelle prossime settimane».

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Author: Consuelo