Reggio, comunicato di Tripodi sul Parco solare Sud

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michelangelo tripodi

Meglio tardi che mai. Finalmente  anche il Consigliere Regionale del PDL Santi Zappalà si è accorto del progetto del Parco Solare Sud e della grande  idea innovativa su cui è basato.
Si tratta di una vera e propria conversione sulla via di Damasco di cui come tale prendiamo atto perché è importante che cresca la schiera dei soggetti politici ed istituzionali che si fanno sostenitori di questa grande idea-progetto.
Certo, sarebbe stato opportuno che il consigliere Santi Zappalà insieme alla valorizzazione del progetto avesse aggiunto la necessaria autocritica, viste le sue precedenti posizioni contrarie, per essere davvero credibile, mentre invece, incredibilmente, si è lasciato andare ad affermazioni false e gratuite che non corrispondono  assolutamente alla realtà dei fatti che sono totalmente diversi da come rappresentati dallo stesso e che hanno un chiaro sapore propagandistico fine a se stesso.

Diciamo innanzitutto che se fosse stato per Santi Zappalà, all’epoca Sindaco del Comune di Bagnara C., il progetto del Parco Solare Sud sarebbe stato da tempo cancellato ed il bando on line non avrebbe mai visto la luce.
Infatti, il comune di Bagnara C., di cui era sindaco lo stesso Santi Zappalà, non solo non ha mai partecipato alle numerose riunioni interistituzionali indette dall’Assessorato Regionale all’Urbanistica e Governo del Territorio, all’epoca guidato dal sottoscritto, ma è stato l’unico comune della zona a non firmare il Protocollo d’Intesa siglato il 28 dicembre 2009 da: Regione Calabria, Provincia di Reggio Calabria, Comune di Scilla, Comune di Seminara, Anas-Viabilità, Anas-Autostrade e Università Mediterranea di Reggio Calabria (vedi sito www.parcosolaresud.it, sezione partners istituzionali).
Inoltre, non è affatto vero, come affermato evidentemente in malafede dal consigliere Santi Zappalà, che il bando del parco solare è stato promosso dall’attuale Assessore all’Urbanistica Pietro Aiello.
Infatti, il bando on line è stato pubblicato il 23 marzo 2010, prima delle elezioni regionali, a conclusione di un difficile ed impegnativo lavoro che ha visto la collaborazione dell’Assessorato (resp. procedimento arch. Antonio Dattilo) con un gruppo di tecnici qualificati (arch. Anna Maria Cassalia, arch. Santo Marra e ing,. Piero Alessandro Polimeni).

Encomiabile appare poi l’intenzione annunciata dal consigliere Zappalà di promuovere un tavolo tecnico con gli amministratori del territorio. Peccato però che il tavolo esista già ed è il frutto del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 28 dicembre 2009, a cui non ha partecipato il comune di Bagnara Calabra. A questo punto sarebbe bene, invece, che il consigliere regionale Santi Zappalà, visto che ancora non lo ha fatto, invitasse gli amministratori del comune di Bagnara C. a firmare finalmente il protocollo d’intesa che lui non ha firmato quand’era Sindaco, isolando il comune di Bagnara dal resto delle amministrazioni pubbliche che sono tutte già coinvolte e parte attiva nel progetto.

A tal proposito è opportuno ricordare che il progetto nasce da un’idea scaturita all’interno dell’Open Space Technology, tenutosi il 24 febbraio del 2007 a Reggio Calabria, su iniziativa dell’Assessorato Regionale all’Urbanistica.
L’assessorato fin  da subito l’ha fatta propria e l’ha sottoposta all’attenzione dei Ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dei Beni culturali, e al Presidente dell’Anas.

Il progetto, com’è noto, prevede il riuso dell’autostrada (predestinata all’abbattimento) che da fonte di inquinamento potrebbe diventare fonte di energia rinnovabile con conseguente riduzione dell’impatto ambientale evitando la demolizione di milioni di metri cubi di materiale autostradale da smaltire, implementazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, utilizzo delle gallerie dismesse per la localizzazione di laboratori e dei componenti di accumulo e trasformazione dell’energia. Il progetto potrebbe consentire un cospicuo risparmio economico-ambientale e la possibilità di utilizzo del “parco” come officina di studi e ricerche ma anche come luogo per attività ludico-naturalistiche.

Il successo straordinario ottenuto dal bando on line è senza precedenti e sta a dimostrare la bontà del progetto che fin dall’inizio ho sostenuto e promosso con forza, considerandolo davvero una grandissima opportunià per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo sostenibile della provincia di Reggio Calabria e dell’intera regione.
Mi auguro che tale obiettivo venga portato a compimento perchè da ciò ne deriverà sicuramente un beneficio per il futuro della nostra terra.

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Author: Consuelo

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