Reggio Calabria, vertice alla Provincia sulle fiumare di Motta San Giovanni

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torrente oliveto

Da qualche tempo attraverso gli Organi di informazione, di frequente il Consigliere Provinciale Giovanni Verduci fa sapere che tramite Suo personale interessamento,  che avrebbe trovato il sostegno dell’Assessore all’Ambiente Giuseppe Neri, l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria avrebbe erogato al Comune di Motta San Giovanni dei finanziamenti relativi anche ad alcuni interventi riguardanti situazioni  di compromissione ambientali, tra cui la pulizia e la bonifica ambientale di tratti di spiaggia e della foce del torrente Oliveto di Lazzaro.

Orbene, dall’incontro tenutosi lo scarso martedi a palazzo Foti, tra Amministratori del Comune di Motta San Giovanni  e la Presidenza della Provincia di Reggio Calabria, è emerso che nel piano annuale delle opere pubbliche non è previsto alcun intervento per il comune di Motta, nei settori ambientali e viario (sottolineiamo che la messa in sicurezza dell’Oliveto richiede interventi con le modalità della somma urgenza).

Perciò niente soldi per il Comune. Allora ci si domanda che fine hanno fatto quei contributi erogati e/o previsti, a dire del Consigliere provinciale Giovanni Verduci?
Come mai l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Neri, che a dire del precitato Consigliere provinciale, si era dimostrato vicino alle problematiche del territorio mottese, sebbene, come riferito dal Sindaco Ing. Paolo Laganà, invitato all’incontro, seppure presente in sala presidenza non vi ha partecipato?

I conti non tornano.
In ogni modo  la scrivente associazione si rifiuta categoricamente di credere che il Presidente della Provincia, avv. Giuseppe Morabito, possa rimanere insensibile  di fronte a gravi situazioni che espongono in pericolo la vita delle persone e creano pregiudizio all’ambiente.
Crediamo altresì, con riferimento alla situazione di pericolosità del torrente Oliveto,  che il Presidente  della Provincia non sarà così sprovveduto di non adottare i dovuti provvedimenti, se questi rientrassero nella sfera delle competenze dell’Amministrazione provinciale, assumendosi così una grossa responsabilità anche in considerazione degli allarmanti riscontri dei funzionari  del Dipartimento Nazionale della protezione Civile e soprattutto alla luce della recente certificazione dei funzionari tecnici del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria.
Se oggi sulla collettività è appesa una spada di Damocle lo si deve anche alle opere che sono state realizzate o permesso di realizzare in violazione della legge e al mancato controllo da parte di tutti gli Organi preposti.

Comunque, questo non è tempo di riconoscere meriti, colpe o competenze, questo è tempo che gli interessi politici lascino spazio ai sentimenti, ancor prima che ai doveri, ed è tempo  che tutti collaborino  per trovare delle soluzioni onde evitare che un’ eventuale esondazione del torrente, la mancata bonifica e messa in sicurezza della ex discarica comunale e il dissesto idrogeologico provocato da alcuni scellerati interventi dell’uomo relativi all’ impianto di compostaggio attiguo alla discarica, potrebbero, in caso di eventi pluviometrici eccezionali, portare alla perdita di un alto numero di vite umane.
Ricordiamo che non esiste opera più importante di quella che riesce a salvare una VITA.

Atteso che non vi sono dubbi sulla pericolosità del Torrente Oliveto, e che l’intervento di messa in sicurezza, come anzidetto richieda le modalità della somma urgenza, crediamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere come effettivamente stiano le cose, ovvero  l’Ente cui deve intervenire e le motivazioni circa la mancata adozione dei dovuti  provvedimenti, nonché ulteriori e più chiare spiegazioni su quanto emerso dall’incontro di Palazzo Foti, i cui fatti sembrerebbe siano stati resi noti attraverso gli Organi di Informazione troppo semplicisticamente  e carenti di motivazioni.

Dalla lettura dei quotidiani sembrerebbe emergere che la richiesta d’intervento inoltrata alla provincia non era finalizzata soltanto alla messa in sicurezza dei torrenti, ma anche  ai problemi viari di collegamento che interessano i paesi collinari e la montagna aspromontana, che francamente riteniamo sia stato scelto il momento meno opportuno per trattare anche quest’ultima seppure importante problematica, visto il grosso problema del Torrente Oliveto.
Ci aspettiamo un chiarimento anche su quanto asserito dal Consigliere provinciale Giovanni Verduci  circa l’erogazioni di finanziamenti al Comune di Motta da parte dell’ Amministrazione provinciale.

Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Consuelo

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