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Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nella sala conferenze della Libreria “Culture”, si è interrogato durante una bella manifestazione sulle nuove prospettive della riflessione morale alla luce degli ultimi cambiamenti della società.
Dopo i saluti della dott. Loreley Rosita Borruto, Presidente del CIS, ha preso la parola la prof. Serranò Degli Espositi che ha tracciato un quadro storico della prospettiva etica da Platone ai nostri giorni. La Serranò ha messo in evidenza come i cambiamenti nella speculazione teoretica siano stati frutto della società in cui i pensatori si sono trovati a dover operare.
L’incontro, moderato dal dott. Gianfranco Cordì, dottore di ricerca in “pensiero politico” presso l’Università di Catania, ha poi visto alternarsi al tavolo dei relatori il dott. Marco Comandè, giornalista di “Calabria Ora”. Comandè si è prodotto in un interessante paragone del mondo della morale con l’universo degli animali (in particolare degli uccelli) per giungere a chiedersi alla fine se la selezione naturale sia un fatto applicabile anche al cosmo etico.
La dott. Cetty Scopelliti ha invece introdotto il concetto di “assoluto” nella riflessione morale: la speculazione etica è sempre uguale a se stessa ed è universale, cambiano solo i contesti e gli uomini che ne usufruiscono. E’ intervenuto quindi Gianluca Romeo che ha portato il discorso sulle rive della speculazione di Heidegger, Derrida e Levinas. Infine, il dott. Daniele Zangari ha introdotto la tesi diametralmente opposta a quella della Scopelliti: “la morale non esiste. Esiste solo la grande verità della tradizione mentre il mondo degli uomini è caduco, effimero e transeunte”.
La tavola rotonda, arricchita anche dai numerosi interventi del pubblico (tra cui quelli del sociologo Pino Rotta, del critico Paolo Arecchi e della scrittrice Clelia Montella), ha quindi prodotto un risultato: la morale oggi è destinata a mutamenti epocali. Ogni riflessione rappresenta e raffigura lo specchio dei tempi in cui si vive. Dovendosi confrontare coi problemi delle cellule staminali, con l’eutanasia, l’aborto, le coppie di fatto, l’ingegneria genetica, la clonazione, la morale deve anche farsi carico dell’ambiguità e dell’incertezza della società in cui viviamo.
E deve quindi rappresentare un momento di speculazione più duttile e flessibile se vuole essere davvero la molla e lo sfondo dal quale prende avvio la decisione politica e l’immaginario delle società.
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