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Sabato 23 giugno, alle ore 9,30 a Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, a Reggio, si terrà l’ultima tappa del “Percorso manageriale sportivo”, dal titolo “La Voce del Territorio” organizzato dal Coni su tutto il territorio nazionale. Il percorso, che in Calabria ha preso il via nel mese di febbraio, dopo aver interessato, in due appuntamenti, tutte e cinque le province, è giunto alla terza ed ultima fase del suo programma.
Nel coinvolgere i rappresentanti degli Organismi sportivi regionali e provinciali presenti si è, in un primo momento, “fotografata” la situazione del Territorio con riferimento alle diverse specificità dell’attività sportiva. Si è, poi, tracciato lo stato dell’arte del profilo del dirigente sportivo calabrese e delle sue aspettative alla luce delle nuove esigenze e del continuum evolutivo in atto.
Sabato prossimo, il Coni Calabria e la Scuola dello Sport, unitamente al Coni nazionale con la presenza del direttore centrale del Territorio e Promozione dello sport, Maurizio Romano, della dirigente Daniela Drago e degli esperti della “GT Operation Consulting”, dinanzi alle Istituzioni locali, presenteranno la sintesi dei risultati scaturiti dal percorso formativo per agevolare un dialogo costruttivo e concreto verso nuove iniziative. Le risultanze complessive di tale lavoro confluiranno in un documento programmatico che sarà sottoposto agli Organi Nazionali.
Lo Sport Italiano, quindi, avvia una nuova fase per i suoi dirigenti, che oltre allo spirito di servizio ed all’insegnamento dei valori etici, devono saper svolgere il proprio ruolo con qualità professionali e manageriali. Oltre ad essere un buon educatore, il dirigente sportivo dovrà, dunque, essere a conoscenza delle norme e degli adempimenti di legge per garantire la vita societaria e per poter diventare ottimi gestori degli impianti sportivi.
“La Voce del Territorio – afferma il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – sarà dedicato all’approfondimento delle risultanze dell’importante lavoro svolto ed al confronto tra tutti gli attori e portatori d’interesse ai quali stanno a cuore le sorti dello sport calabrese. Dall’incontro di sabato, ne scaturirà un’analisi strutturata della situazione sportiva locale e ci sarà una condivisione di ipotesi e proposte d’intervento in uno scenario che vede il mondo dello sport agire da protagonista nella scena educativa e sociale territoriale”.
“Pertanto – continua Praticò – è necessario che lo sport calabrese affronti l’attuale crisi economica che sta attraversando tutto il Paese, dovuta a problemi tecnico-logistici, alla burocrazia, alla scarsità ed alla qualità degli impianti, alle difficoltà finanziarie. È importante, altresì, che lo sport calabrese dimostri coesione di idee e di programmi prospettando agli enti locali iniziative sportive-sociali che possano incidere globalmente e positivamente nella crescita dei giovani. Per fare ciò, lo sport calabrese – e ciò emerge dall’analisi Coni – deve diventare un gruppo granitico che spinge unito verso l’innovazione del movimento.
In questo contesto, risulta forte il bisogno di ristrutturazione e di rinnovamento del sistema sportivo regionale, finalizzato ad una crescita qualitativa della dirigenza sportiva con un conseguente miglioramento della società”. “Il futuro dirigente – conclude il presidente regionale del Coni – sarà inevitabilmente sempre più legato al marketing, in una logica di sviluppo locale vivendo, operando, cooperando e confrontandosi all’interno della società civile, ma resterà sempre ben saldo ai principi di etica e di fair play che solo lo sport può fornire”.
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