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“ Desideriamo ricordare il sacrificio del Giudice Antonino Scopelliti rinnovando il nostro appello- lo dichiara in una nota Giulia Meliti Coordinatrice Regionale UGL Giovani Calabria e Responsabile Nazionale UGL Giovani al Dipartimento Legalita’ e Sicurezza UGL- soprattutto alla gente di Calabria che ad oggi, ancora rassegnata e disorientata, non e’riuscita a dare un segnale tangibile di cambiamento ed un contributo concreto per il raggiungimento della verita’ sull’omicidio del nostro Eroe ”.
La ricorrenza del ventunesimo anniversario dell’assassinio del giudice calabrese dovrebbe far riflettere tutti e soprattutto chi detiene il “potere” di amministrare la cosa pubblica, per non essere ancora riuscito o aver voluto contribuire a migliorare le condizioni della nostra societa’, dando risposte concrete, tenendosi lontano dal sistema criminoso e tutelando “realmente” chi, come il nostro giudice Scopelliti, sta dedicando la propria vita al servizio dello stato rischiando costantemente per aver scelto di stare dalla parte giusta, denunciato “i soprusi mafiosi”.
Come disse il nostro Giudice “ la verità è come una rocca situata in cima a un monte e l’uomo non ha ali per raggiungerla. Egli non può che aprirsi la strada a fatica, su per le pareti, e spesso si smarrisce e spesso si insanguina le mani. Ciò che lo guida, ciò che lo conforta e lo sorregge, è la bellezza di quella meta che gli risplende lontano”. Come giovani UGL attendiamo con ansia “la verità” e , grazie anche al lavoro della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che e’ tornata ad indagare da alcuni mesi sull’omicidio del magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, possiamo ritenerci, per adesso, “confortati e sorretti dalla bellezza di quella meta che ci risplende da lontano!”.
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