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Desta particolare stupore, per la sua assoluta inadeguatezza, la replica che il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” dott. Bellinvia ha inteso diffondere in relazione alla mia denuncia sulla chiusura della sala di Emodinamica e sulla sospensione del servizio di Cardiologia Interventistica.
Si tratta di una risposta da cui emerge chiaramente una gravissima sottovalutazione del problema e un comportamento burocratico improntato a superficialità e leggerezza che non si addice affatto a chi svolge un ruolo pubblico così delicato e che ha in mano la sorte e la vita delle persone.
I fatti sono chiari ed incontrovertibili: 1) da oltre 20 giorni il servizio di Cardiologia Interventistica è stato sospeso e chiunque versi in condizioni di emergenza cardiaca deve essere trasportato in un’altra struttura sanitaria, generalmente a Catanzaro; 2) ciò avviene per due ragioni: perché l’angiografo utilizzato nella sala di Emodinamica si è guastato e ad oggi non è stato ancora riparato, e perché, cosa ancora più grave, la sala di riserva di Emodinamica è stata dismessa per una scelta sbagliatissima dell’attuale Commissario straordinario.
Ed è davvero risibile la giustificazione addotta dal dott. Bellinvia che, per motivare il venir meno del secondo angiografo, si arrampica sugli specchi di una presunta mancanza di tempo per espletare la gara.
Ebbene, proprio il dott. Bellinvia ci ricorda che nell’ambito del nuovo Centro Cuore sono in arrivo 3 angiografi.
Ovviamente è giusto ricordare che ciò avverrà grazie all’impegno ed al lavoro profuso nella precedente gestione regionale e aziendale, poiché come tutti sanno il Centro Cuore, con annessa Cardiochirurgia e Cardiologia Interventistica, è stato approvato, finanziato, appaltato e sono stati avviati i lavori nella fase in cui governava il centrosinistra, con un contributo importante di tante persone e modestamente anche con la mia personale spinta e sollecitazione.
Sarebbe bastato che il dott. Bellinvia, visto che non ha inteso espletare una gara per l’acquisto dell’apparecchio, chiedesse per tempo alla ditta appaltatrice aggiudicataria dei lavori in corso nonchè della fornitura delle apparecchiature ivi compresi gli angiografi, la consegna anticipata di uno degli angiografi per evitare la situazione di emergenza in cui oggi si trovano gli Ospedali Riuniti.
Certo, per fare questo occorreva una gestione attenta ed oculata rispettosa dei diritti sanitari dei cittadini e capace di garantire il funzionamento dei servizi vitali fondamentali, come è quello di Cardiologia Interventistica.
Cosa che, spiace doverlo constatare, non trova riscontro nell’attuale direzione dell’Azienda Ospedaliera, impegnata molto di più a moltiplicare nomine e unità operative per amici e compari della cordata scopellitiana piuttosto che a tutelare la salute dei cittadini che continuano ancora oggi a dover subire il viaggio della speranza verso Catanzaro con un indubbio aggravio di costi e con conseguenti disagi e problemi sanitari per i soggetti costretti a subire questa situazione.
A questo punto una domanda sorge spontanea: pagherà il dott. Bellinvia per i costi aggiuntivi e per i danni cardiaci irreversibili che hanno subito i tanti pazienti che sono stati trattati a Catanzaro con un ritardo nell’intervento di almeno 3 / 4 ore ?
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI
MICHELANGELO TRIPODI
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