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Nella nostra città, ormai da troppo tempo, accade l’incommensurabile. Si tenta, con enorme furbizia e con i metodi tipici degli incantatori di serpenti, di trasformare, modificare e mistificare la realtà effettiva delle cose: trucchetti e giochi di prestigio finalizzati esclusivamente a prendere in giro la collettività. L’ultima incredibile vicenda è legata alla tragi-comica sedicente inaugurazione di Piazza Italia: il salotto della città chiuso, recintato e off-limits da oltre dieci anni.
Ebbene, in questi giorni si è mossa la gran cassa mediatica messa in campo da Scopelliti e dal sindaco Arena per propagandare l’inaug….urazione di Piazza Italia.
Insomma, una grande mobilitazione finalizzata a tentare di dare un po’ di ossigeno alla morente e immobile giunta comunale che, a causa del disastro etico e finanziario del “modello-Reggio”, si sta distinguendo per il nulla assoluto e per la totale assenza di risposte alla città e ai reggini.
E’, però, venuto il momento di dire la verità e smascherare un becero tentativo finalizzato a gettare fumo negli occhi degli incolpevoli reggini.
Secondo il dizionario Treccani con il termine inaugurazione si indica, in età moderna, testualmente: “la cerimonia con cui si inaugura un edificio pubblico, ecc ecc”.
Bene, forse i reggini non sanno che Piazza Italia è stata, per così dire, inaugurata, ma, fra qualche giorno, ritornerà ad essere nuovamente un cantiere, poiché i lavori non sono affatto terminati. Guarda caso le enormi strisce di moquette verde sono state poste nella Piazza per coprire i grandissimi buchi nella pavimentazione poiché i lavori e, manco a dirlo, i soldi sono terminati. Per non parlare della parte archeologica di Piazza Italia che ha bisogno di numerosi interventi strutturali.
Quindi, la tanto pubblicizzata inaugurazione di Piazza Italia è semplicemente una macroscopica e vergognosa bufala che, tanto per cambiare, è costata parecchi quattrini della collettività.
Insomma, a Reggio Calabria, Arena e Scopelliti, hanno cambiato anche il vocabolario: la parola inaugurazione è stata troncata a metà, al punto che per Piazza Italia abbiamo avuto l’inaug….. cioè l’inaugurazione a metà.
Una follia politico-amministrativa che non ha eguali da nessuna parte d’Italia, d’Europa e non solo, poiché, in qualsiasi realtà, quando si inaugura un’opera o un edificio pubblico significa che lo stesso è immediatamente fruibile dalla collettività.
Accanto all’aspetto esageratamente ridicolo della vicenda, desideriamo segnalare una questione serissima: il concreto rischio discriminatorio che sembra caratterizzare la zona archeologica di Piazza Italia. Alcune persone diversamente abili ci hanno segnalato che non potranno visitare la parte archeologica poiché la stessa sarebbe raggiungibile soltanto attraverso una scala non attrezzata. Crediamo che questa questione dovrà essere risolta senza alcuna discussione ulteriore poichè si tratta di semplice e banale civiltà.
Tutta la vicenda della sedicente inaugurazione di Piazza Italia consegna ai reggini una nuova puntata della penosa telenovela che vede protagonisti Scopelliti, Arena e i loro sodali.
Siamo alle comiche finali e, insieme agli increduli reggini, siamo costretti ad assistere agli ultimi rantoli di un decennio amministrativo caratterizzato da fallimentari giunte comunali che hanno distrutto e affossato la nostra Reggio.
Ma, siamo certi, la Liberazione è vicina; e non ci riferiamo soltanto al 25 aprile……
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