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I carabinieri di Reggio Calabria e del N.O.E. stanno eseguendo cinque misure cautelari personali: quattro consistenti in arresti domiciliari e una in obbligo di dimora e quattro avvisi di garanzia.
Le misure custodiali, sono state emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia; nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili in ordine al reato di traffico illecito di rifiuti, di cui all’art.260 del D. Lgs. nr.156/2006, in quanto al fine di conseguire un ingiusto profitto, consistente nel risparmio di denaro dovuto per un corretto smaltimento del percolato, per la ricopertura e la compattazione giornaliera dei rifiuti, nonché per le opere necessarie per una corretta manutenzione della discarica, venivano attuate diverse operazioni sui rifiuti strumentali a perseguire finalità illecite.
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I carabinieri di Reggio Calabria e del N.O.E. stanno eseguendo anche due misure cautelari reali consistenti nel sequestro della discarica consortile di Casignana (valore stimato di circa € 10.000.000) e nel sequestro della società “ZETAEMME” s.a.s. (valore stimato di circa € 3.000.000).
Tra gli arrestati anche CRINÒ Pietro Armando, classe 1949, Sindaco del Comune di Casignana.
I carabinieri tra le altre cose hanno accertato che sono entrati in discarica RSU non autorizzati dall’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale in Calabria e che a causa dell’assenza di idonea recinzione della discarica bovini ed ovini, liberamente, pascolavano di all’interno della stessa discarica in aree contaminate da percolato.
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