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A seguito dell’assemblea del coordinamento del Terzo Settore, partecipata da circa 150 operatori, familiari degli utenti e rappresentanti dei sindacati, le organizzazioni che gestiscono servizi per conto del Comune di Reggio Calabria hanno deciso di accogliere la richiesta formulata dal Prefetto lo scorso 26 aprile a margine della manifestazione in Piazza Italia, rinviando al 15 maggio ogni decisione in merito alla annunciata sospensione dei servizi, precedentemente annunciata per il prossimo 2 maggio.
Una decisione che, è bene ribadirlo, non consegue al rispetto da parte dell’Amministrazione Comunale del protocollo sottoscritto con il Coordinamento lo scorso dicembre, contrariamente a quanto alcuni interventi degli ultimi giorni erroneamente lasciavano intendere.
La situazione resta infatti di grande drammaticità ed ancora il Terzo Settore reggino attende risposte concrete circa il pagamento del 30% dei crediti pregressi vantati nei confronti del comune, pagamento che doveva avvenire, secondo l’accordo sottoscritto, entro il 31 marzo u.s.
Nei giorni scorsi il Comune ha pagato la mensilità di Gennaio 2012 dei servizi correnti, ed ha erogato circa 300 mila euro per saldare crediti pregressi (circa il 20% di un 1 milione e 600 mila, cifra che il Comune avrebbe dovuto versare entro il 31 marzo). Il Sindaco si è inoltre impegnato al pagamento della mensilità di febbraio e del saldo dei servizi per minori ex legge 285 relativo all’annualità 2011.
Dati per rispettati tali impegni, evidentemente, in relazione all’accordo sottoscritto, manca ancora quasi per intero il 30% oltre la mensilità correnti di marzo 2012.
Ed ovviamente stiamo parlando solo del primo anticipo, manca la definizione del piano di rientro per il restante 70% (circa altri 3 milioni e 400 mila euro) che secondo l’accordo doveva essere definito anch’esso entro il 31 marzo, con date certe e sostenibili.
Il Coordinamento pertanto, preso atto degli impegni assunti dal Sindaco, che tra l’altro ha pubblicamente rimarcato più volte la sua ferma intenzione di rispettare gli accordi sottoscritti, pur mantenendo lo stato di agitazione e perseverando nell’opera di sensibilizzazione della società civile sulle problematiche delle politiche sociali, ha deciso, per rispetto verso i cittadini appartenenti alle fasce deboli che fruiscono dei servizi, di continuare la normale erogazione delle prestazioni sino al 15 maggio, in attesa di incassare i pagamenti annunciati e di ricevere una chiara comunicazione da parte del Sindaco circa il pagamento del resto del 30%.
Riteniamo che la decisione assunta questa sera dal Coordinamento dimostri una volta di più il grande senso di responsabilità delle organizzazioni, ma soprattutto degli operatori del Terzo Settore, che hanno a cuore una sola parte politica, quella degli ultimi e dei poveri.
Sui diritti, si ribadisce, non sono ammesse guerre di colore e non si fanno sconti a nessuno.
Attendiamo quindi con fiducia, già nei prossimi giorni, una convocazione da parte dell’Amministrazione per addivenire ad una soluzione condivisa della vicenda nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo abbiamo provveduto a recapitare al Prefetto e per conoscenza anche al Sindaco, le nostre proposte di soluzione relative alla questione della regolarità contributiva (DURC), rispetto le quali lo stesso Prefetto si è reso disponibile ad una mediazione con INPS e INAIL.
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