Reggio Calabria, Teresa Libri (FLI) sull’incuria di Via Siderno: “Una volta in quel ‘parchetto’ i bambini potevano giocare”

parchetto Via Siderno foto dall'alto

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parchetto Via Siderno foto dall'alto
parchetto Via Siderno foto dall'alto

Nel popoloso quartiere Gebbione di Reggio Calabria si registra una situazione di incuria e di abbandono.

Proprio nel cuore di questa zona, a ridosso di un frequentatissimo asilo nido comunale e circondato da case popolari, si trova uno spazio pubblico adibito da circa una decina di anni a parco giochi – almeno al tempo dell’inaugurazione la destinazione d’uso era quella. L’allora Amministrazione Comunale aveva proprio pensato a tutto: giostrine, panchine, sistemazione verde pubblico esistente dove sono ‘fortunatamente’ tutt’ora presenti enormi e bellissimi alberi piantati 40 anni addietro.

È stato per diverso tempo un’oasi di relax per molte famiglie che portavano i loro bimbi a giocare fino a quando i soliti vandali hanno distrutto e talvolta rimosso le giostrine. Si poteva ugualmente però portare i piccoli a giocare e sgambettare. Il servizio di pulizia ordinaria e straordinaria del Comune di Reggio Calabria era garantito ed impeccabile.

Adesso purtroppo le cose sono decisamente cambiate. Si può anche capire che le casse del Comune piangano, si può persino comprendere che la società incaricata ai servizi di pulizia non mandi i propri operai per mancanza di retribuzione.

Lo possono accettare i genitori dei bambini frequentatori abituali del parco, ma come si fa a far accettare una simile realtà di degrado ai numerosissimi abitanti delle case popolari che affacciandosi non vedono altro che immondizia, rifiuti lasciati dai frequentatori notturni ai quali si aggiunge un’altra realtà poco rassicurante?

Le panchine presenti nello spazio sono diventate da mesi dimora stabile di un paio di soggetti senzatetto i quali oltre a dormirci indisturbatamente 12 mesi l’anno e ad aggirarsi spesso ubriachi provvedono ad incrementare di rifiuti la zona con  bottiglie vuote di birra appena consumata.

Ritengo si tratti anche di un problema di decoro e sicurezza in quanto al momento in cui i senzatetto devono espletare i loro bisogni corporali non si curano certo di nascondersi ma sono spesso e volentieri sotto gli occhi del malcapitato che si appresta ad affacciarsi al balcone della propria abitazione, ancor peggio vengono anche possibilmente visti dai bambini che frequentano l’asilo nido adiacente al parco.

Si chiede pertanto all’Amministrazione Comunale ed alle autorità competenti di intervenire per arginare questa situazione di disagio e di grave incuria cui versa la zona.

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Author: Cristina

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