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Un momento di incontro e riflessione sulla tematica “Giornata reggina contro l’aids e tematiche correlate” si è tenuto nella giornata del 30 gennaio 2014 a Reggio Calabria, nei locali del Museo della Farmacia “Rabainisia”, sito in via Ravagnese.
Un gruppo di circa trenta giovani studenti della terza classe del Liceo Scientifico ad indirizzo biologico dell’Istituto San Vincenzo De Paoli, accompagnati dalla prof.ssa Gangemi, ha partecipato al convegno organizzato dalla responsabile del Museo della Farmacia, Dr.ssa Mariagrazia Penna cui hanno preso parte in veste di relatori i massimi esperti locali e nazionali del settore.
Il tavolo dei relatori era composto dal presidente dell’ordine dei medici reggini Dr. Veneziano, dal primario del reparto di Malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, Dr. Foti, dalla dirigente del Dipartimento per le Tossicodipendenze dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Dr.ssa Caterina De Stefano, dall’infettivologo tra i massimi esperti in AIDS a livello nazionale Dr. Rubens Curia, dall’operatore della Casa di Accoglienza “Don Italo Calabrò” di Reggio Calabria Matteo De Pietro accompagnato dalla volontaria psicologa dr.ssa Antonella Mento, dall’educatore del Centro Reggino di Solidarietà Piero Surfaro.
Nelle due ore di incontro con i giovani studenti si è intessuto un importantissimo momento di informazione e di confronto sul tema che, ripercorrendo le più importanti tappe dello “sviluppo epidemiologico” dai primi anni ottanta ai giorni nostri ha fatto notare come oggi solo comportamenti sani e responsabili, affiancati da una corretta informazione possono essere l’unica arma di prevenzione nei confronti di un virus che oggi è <<certamente curabile, ma non guaribile>>.
<<Oggi, carissimi ragazzi, – ha sostenuto il dott. Curia – l’unica arma che avete a disposizione per evitare comportamenti a rischio è quella della consapevolezza!. A differenza degli anni passati la lotta all’AIDS ha fatto passi da gigante e ci ha fatto scoprire come solo se si è veramente consapevoli dell’importanza di mantenere uno stile di vita sano e responsabile si può stare a debita distanza dal rischio di contrarre il virus>>.
I dottori Foti, De Stefano e Veneziano hanno sollecitato i giovani uditori ad un’attenta riflessione circa le modalità con le quali le giovani generazioni che si affacciano alla scoperta della vita, sessualità compresa, debbano <<mantenere alta al guardia godendo in modo pieno e completo della loro giovinezza, ma sapendo affidarsi agli adulti, genitori in primis, per conoscere rischi e pericoli legati ai comportamenti devianti>>.
Ultimi interventi sono stati quelli dei <<professionisti in prima linea>> gli operatori del Ce.Re.So e della Casa di Accoglienza che hanno stimolato i ragazzi a riflettere <<circa l’importanza del saper discernere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. A comprendere che dietro la mera ricerca del piacere si può nascondere un baratro da quale poi diventa difficilissimo uscire>>.
<<Nella mia esperienza di volontaria presso la Casa di Accoglienza – testimonia la dr.ssa Mento – ho svolto un importantissimo percorso che è cominciato dalla paura della problematica che stavo conoscendo ed è terminato con la scoperta dell’importanza del riconoscere l’altro esclusivamente quale persona piena di diritti e dignità al pari mio>>.
L’incontro si è concluso con un interessante dibattito stimolato dalle numerose domande degli studenti.
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