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Dopo due giornate intense, è calato il sipario sulla Notte dei Ricercatori 2015. Un evento che ha visto, tra giovedì e venerdì, oltre tremila presenze affollare la cittadella universitaria della Mediterranea. E’ stato un modo per incontrare i ricercatori, dialogare con loro, condurre semplici esperimenti. In una parola, avvicinare scienza e società, nello spirito di una manifestazione che l’Unione Europea promuove ogni anno.
Sullo sfondo dell’edizione 2015 diverse tematiche trattate, quali l’innovazione d’impresa, la ricerca nel campo agro alimentare, la storia e l’iconografia di Reggio Calabria, ma anche del ruolo dell’innovazione tecnologica nel settore biomedicale.
L’evento è iniziato giovedì sera con il concerto della Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar, per proseguire con il programma scientifico nella giornata di venerdì. Infatti, la mattinata è stata dedicata alla dimostrazione dei risultati della ricerca scientifica da parte dei vari dipartimenti universitari ed all’innovazione d’impresa e startup al Sud con un incontro organizzato insieme a The European House – Ambrosetti. Il pomeriggio ha visto protagonisti il prof. Castrizio, con il suo “Demetrio il Bizantino” e le scuole superiori della provincia al Planetario di Reggio Calabria. Grande emozione in serata quando i dottorandi di ricerca dell’Università Mediterranea hanno ricevuto le pergamene in una suggestiva cerimonia allietata dai maestri Puzzanghera e Zagari del Conservatorio Cilea. La festa si conclusa a notte inoltrata con il fantastico concerto dei TarantaProject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea e il DjSet organizzato dalle associazioni studentesche.
“Siamo estremamente soddisfatti della Notte dei Ricercatori 2015 sia in termini di pubblico che in termini di risultati scientifici raggiunti. Un evento di valenza europea, realizzato in contemporanea in oltre 280 città, che ha visto presente anche l’Università Mediterranea.” Così il Rettore, prof. Pasquale Catanoso, si esprime commentando la Notte dei Ricercatori 2015.
“Sono molto felice per questi due giorni ed il mio auspicio è che il prossimo anno si riesca a portare la Notte dei Ricercatori ancora di più tra la gente, magari in centro città, mostrando le tante eccellenze di cui la nostra Università è dotata” così conclude il Prorettore alla ricerca, prof. Claudio De Capua.
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