Reggio Calabria solidale con la Famiglia Ventura

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Reggio e la Calabria iniziano a fare sentire la propria voce e a ribellarsi a questi fatti, terribili e tremendi, che hanno colpito e continuano a colpire me, la mia famiglia e l’associazione di cui sono presidente.

Il primo a prendere una posizione forte e netta è stato Antonio Giacomo Marino, coordinatore dell’Opera Nomadi di Reggio Calabria, il quale ha espresso la vicinanza e la solidarietà propria e dell’intera comunità rom, deprecando ufficialmente il comportamento criminale adottato da quelle isolate mele marce, già identificate dalle forze dell’ordine, autori di questi odiosi delitti.

Anche Carlo Parisi, vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana, si è ribellato a quanto successo dimostrandomi solidarietà e schierandosi al fianco dei miei colleghi in redazione e dei giornalisti reggini e calabresi in modo da non permettere che tutto sia prima messo da parte e poi dimenticato.

Lo Stato, attraverso le sue Istituzioni ha iniziato a fare sentire la sua voce. Parole di solidarietà e speranza sono giunte dal Palazzo della Prefettura di Reggio Calabria, subito mobilitatosi per coordinare le operazioni di recupero e salvataggio della Biblioteca associativa. Anche il prefetto Giuseppe Castaldo, della terna commissariale reggina, ha voluto manifestare il dissenso proprio e della cittadinanza, avviando tutte le procedure in forze al comune per porre fine all’umiliazione e lo scempio che ha colpito la mia famiglia.

Il presidente della provincia Giuseppe Raffa e l’assessore alla cultura ed alla legalità Lamberti Castronuovo hanno espresso la propria vicinanza, incoraggiando me e la mia associazione ad andare avanti, definendo la situazione attuale una vicenda incredibile ed insopportabile.

L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri è sconcertato dell’accaduto ed ha garantito, facendosi portavoce di logorante situazione, che la Regione Calabria non resterà silente ad osservare lo sgretolamento della serenità, tranquillità e dignità stessa della mia famiglia e di tutti i cittadini.

Bruno Fortugno, il coordinatore provinciale della “Uil Pa – Penitenziaria”, nel contattare mio padre, fiero Assistente Capo della Polizia Penitenziaria oggi a riposo, ha dichiarato il supporto e la vicinanza dell’intero Corpo delle Forze dell’Ordine, indicando la nostra storia come caso esemplare dei drammi sociali che nessun cittadino dovrebbe mai ritrovarsi a subire.

Sono iniziate ad arrivare telefonate e mail a centinaia. Mi chiamano le famiglie che hanno incontrato la nostra Biblioteca nei tempi felici, così come gli amici, gli studenti e le associazioni conosciute in due anni di giornalismo ed operato sociale. Da più parti si stanno mobilitando per una manifestazione di solidarietà e mi chiedono di coordinarli.

La cittadinanza vuole gridare il suo no a tutto questo, il messaggio che vogliono darmi è breve, conciso e rincuorante “non sei solo, siamo migliaia e stiamo tutti con te”.

Francesco Ventura

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Author: Cristina

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