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Una donna a Reggio Calabria è stata brutalmente accoltellata all’interno dell’androne del palazzo dove abitava.
Sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri dove hanno trovato la sorella della vittima che ha riferito che la sorella, prima di essere condotta in ospedale, aveva indicato il suo ex convivente quale aggressore.
Lo stesso, l’aveva scaraventata contro un muro e mentre la teneva bloccata aveva estratto un coltello a scatto dalla borsa che portava a tracolla e le aveva inferto dei fendenti al colto colpendola al labbro superiore. La donna per difendersi cercava di afferrare il coltello procurandosi in tal modo delle lesioni alle mani ma riusciva così a salvarsi da ulteriori fendenti.
Nel frattempo l’aggressore le gridava che l’avrebbe ammazzata. Le urla della donna hanno richiamato l’attenzione dei condomini, e hanno provocato la fuga del soggetto il quale si era reso conto che oramai era stato scoperto da scomodi testimoni.
Individuato il responsabile, è scattata un imponente caccia all’uomo da parte di tutti i militari della Compagnia di Reggio Calabria. L’attenzione veniva rivolta principalmente negli ambienti ove si riuniva la comunità georgiana a Reggio Calabria e nell’abitazione dei parenti ove l’aggressore era stato costretto agli arresti domiciliari sino a pochi giorni prima dell’evento per altri delitti quali furti ed evasione.
Nel corso delle ricerche che sono durate numerosi giorni, ai militari erano già giunte delle strane indicazioni circa il fatto che l’uomo stava cercando di darsi alla fuga dalla città oramai braccato dai carabinieri e che per eludere le ricerche utilizzava dei camuffamenti.
Dei riscontri a tale notizia erano stati trovati nei giorni precedenti controllando la stretta cerchia di conoscenti ed amici frequentati dall’aggressore ma di quest’ultimo ancora non si avevano tracce.
Le ricerche dei militare hanno avuto finalmente successo quando, a riscontro di una ulteriore segnalazione, si sono precipitati all’interno di un farmacia del centro ove hanno immediatamente riconosciuto tra i clienti in coda che tranquillamente erano intenti ad acquistare farmaci il loro obiettivo.
L’uomo vistosi scoperto ha mantenuto la calma pensando di sfuggire al controllo ed alla cattura grazie agli accorgimenti “estetici” adottati. A quel punto i militari gli si sono avvicinati e gli hanno sollevato la parrucca e tolto gli occhiali. In questo modo il georgiano vistosi scoperto è rimasto impietrito e non ha saputo fornire nemmeno le proprie generalità.
L’aggressore è stato identificato in SURGULADZE ZVIAD, quarantaduenne di origine georgiana ma residente a Reggio Calabria, disoccupato, pluripregiudicato per furto ed evasione.
Determinante ai fini delle indagini sono risultati anche le cose rinvenute addosso al predetto all’atto della individuazione, lo stesso infatti era già in possesso di numerose fototessere che lo ritraevano con la parrucca e gli occhiali per poter richiedere nuovi documenti d’identità ed in particolare aveva con sé un biglietto ferroviario. Il soggetto è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della Polizia Giudiziaria.
Oltre all’accoltellamento, l’uomo secondo le indagini condotte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria-Aliquota Carabinieri della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, aveva posto in essere dei comportamenti minacciosi ed ingiuriosi nei confronti della ex-convivente tali da indurla in uno stato persistente d’ancia e di timore per la propria incolumità, i motivi alla base di tali comportamenti vanno inquadrati nella morbosa gelosia nei confronti della donna.
Oltre alle minacce e alle ingiurie in un’occasione SURGULADZE aveva spento la sigaretta sulla guancia della donna procurandole delle lesioni guaribili in 5 giorni.
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