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Il secondo mattoncino di quella impalcatura culturale e sociale sulla quale le “Sentinelle in piedi” stanno costruendo in tutta Italia la sua azione a difesa della famiglia naturale è stato finalmente posto. La seconda veglia, svoltasi ieri dalle ore 19 a piazza Italia, come era già accaduto per la prima manifestazione pubblica, è stato un grande momento di partecipazione e di condivisione, in occasione del quale 120 uomini e donne libere hanno ribadito il loro assoluto dissenso nei confronti di quelle teorie relativiste che, minacciando subdolamente la dignità intrinseca dell’essere umano, puntano al sovvertimento di ogni valore sociale.
Nonostante il maltempo abbia chiaramente messo in dubbio la realizzazione della nostra manifestazione, pacifica e fortemente simbolica, non possiamo che essere soddisfatti dell’esito di questa giornata, ben consapevoli che, con l’impegno dei tanti uomini e delle tante donne di buona volontà, la nostra rete civica, apartitica e aconfessionale, potrà crescere costantemente e conseguire traguardi sempre più alti. A quanti, quindi, hanno deciso di essere in prima fila per questa non facile battaglia di civiltà e dignità va il grazie di tutti noi.
Siamo ben consapevoli delle difficoltà e delle situazioni poco piacevoli alle quali si rischia di andare incontro nell’affrontare temi cosi delicati e controversi che, nella maggior parte delle ipotesi, determinano perverse forme di indottrinamento e di imposizioni culturale, ovvero vere e proprie forme di pressione psicologica, molto spesso in contesti in cui manca ogni dimensione relazionale che caratterizzi la fase decisoria. Sappiamo che dovremo affrontare difficoltà, amarezze e delusioni ma, nonostante questo e i sicuri sacrifici ai quali andremo sicuramente incontro, non rinunceremo alla nostra azione a favore della famiglia naturale fondata sull’unione di un uomo e una donna che, amandosi reciprocamente, danno vita ad un progetto di vita insieme rivolto alla procreazione e alla condivisione delle gioie e delle difficoltà della vita.
Ancora una volta il nostro silenzio si è imposto per non tacere in merito alla difesa della libertà di espressione minacciata da parte di chi, vittima della propria contraddizione, in nome dell’estensione indiscriminata di qualsivoglia diritto nato da un qualsiasi desiderio, vorrebbe estendere il reato di opinione al reato di omofobia. Infatti, la proposta di legge Scalfarotto purtroppo non è uno strumento che va a colpire e punire le discriminazioni ma, non definendo, non oggettivando il reato di omofobia, si presenta come un vero e proprio bavaglio per la libertà di espressione. Le Sentinelle condannano fermamente ogni forma di discriminazione, anche quelle per l’orientamento sessuale, e di fatto fra le nostre file in tutta Italia ed anche a Reggio Calabria sono presenti persone omosessuali. Ma l’impianto della proposta di legge Scalfarotto nulla ha a che vedere con le discriminazioni e per tale motivo va fermamente condannata e respinta. Non meno importante, anzi centrale, è l’attenzione che vorremmo far nascere, in misura sempre maggiore, in ordine alla “ideologia gender”, una teoria – se cosi la si può definire – che, mancando di un qualunque supporto scientifico, intende annichilire la natura stessa dell’essere umano.
E cosi, ritti, silenti, con un libro in mano e guardando tutti nella stessa direzione, ci siamo ritrovati insieme per piantare il secondo seme di un pianta che, una volta cresciuta, darà linfa vitale al nostro pensiero, nonché alla nostra azione, e sarà portatrice di nuove speranze per il futuro.
Grazie, quindi, alle 120 sentinelle presenti ieri in piazza Italia, e grazie anche a coloro che non sono potuti essere presenti, per motivazioni di natura personale o a causa delle cattive condizioni meteorologiche, ma che lo saranno senza dubbio in futuro, e grazie alle migliaia di Sentinelle che insieme a noi in altre 100 piazze italiane hanno vegliato in silenzio in difesa della famiglia naturale e della libertà di espressione. Davanti a noi si sta creando un percorso importante e appassionante, dalle sfumature e dai contorni coinvolgenti ed imprevedibili, ma sicuramente ricco di momenti di confronto e di condivisione.
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