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I carabinieri del RIS hanno comunicato l’esito delle loro analisi su campioni relativi a frammenti ossei e tracce ematiche rinvenute dai carabinieri della Stazione di Rione Modena. Il profilo genetico conferma che appartengono a Puntorieri Marco, scomparso lo scorso 16 settembre.
Nei giorni successivi alla scomparsa del Puntorieri i carabinieri avevano effettuato ricerche e perlustrazioni partendo dalla zona in cui è stato ritrovato il furgone dell’uomo. Sono stati passati al setaccio casolari e zone abbandonate.
A circa due chilometri da quel punto, proseguendo le ricerche verso l’interno è stato individuato un casolare isolato e in stato di abbandono ove sono state viste delle tracce ematiche sul terreno.
Un sopralluogo più attento con l’intervento della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale, ha permesso di rinvenire sul posto oltre alle tracce ematiche presenti sul terreno, anche dei pallettoni deformati intrisi di tracce ematiche, una borra in plastica deformata (parte di cartuccia da fucile esplosa), nonché piccoli frammenti ossei. Il primo accertamento speditivo effettuabile sul posto aveva confermato la natura di sangue umano.
Dopo un completo sopralluogo tutti i reperti sono stati inviati al RIS assieme a oggetti appartenuti al Puntorieiri da cui è stato estratto il suo DNA. La comparazione con i campioni e i frammenti ossei ha dato conferma che si tratta dello stesso DNA. Da tale conclusione viene inevitabilmente confermata l’ipotesi omicidiaria: si presume che il Puntorieri sia stato condotto lì da qualcuno che gli ha poi sparato ed ha occultato il cadavere in altro luogo. Proseguono le indagini volte a ricercare il corpo dell’uomo e a identificare gli autori dell’azione delittuosa.
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