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Continua lo sciopero dei metalmeccanici della TecnoImpianti Srl di Reggio Calabria, una società in subappalto della Sielte Spa.
Lavoratori costituiti da tecnici specializzati che svolgono opere ad alto valore aggiunto nel campo telefonico e altri settori affini.
Domani 17/02/2015 sarà il settimo giorno consecutivo di sciopero, ma l’azienda oggetto della vertenza è rimasta sorda a ogni apertura di confronto con la Fiom-Cgil e non ha ritirato i due licenziamenti chiaramente strumentali di due lavoratori in protesta, inoltre per tutta risposta ha licenziato il Rappresentante Sindacale Aziendale della Fiom-Cgil.
Rappresentante Sindacale della Fiom che aveva sollevato, tra le varie criticità, anche le gravi condizioni di sicurezza nelle quali operavano i lavoratori: problemi che l’azienda si era impegnata a risolvere insieme alle spettanze arretrate sottoscrivendo un accordo, poi clamorosamente disatteso.
“E’ un’azione di una gravità inaudita!!!”, dichiara il Segretario della Fiom-Cgil di Reggio Calabria Locri Pensabene Antonio, e continua “Poi a Roma si parla di Jobs-Act e dell’abolizione articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, come se qui in Calabria non abbiamo già abbastanza problemi a difendere sindacalmente diritti di base quali la retribuzione. Comunque sia la Fiom-Cgil farà quadrato a tutti i livelli in difesa di questi tecnici che lottano per il diritto di farsi retribuire il lavoro svolto, e del loro legittimo e coraggioso rappresentante sindacale ingiustamente licenziato. Abbiamo chiesto nuovamente un incontro urgente direttamente con Sielte Spa, società committente dell’appalto, per il recupero immediato delle retribuzioni arretrate e degli eventuali emolumenti contributivi, tanto per iniziare. Inoltre chiederemo oggi stesso un incontro in Prefettura per discutere del grave dramma sociale in atto, e ci riserveremo di adottare tutte le azioni legali e giudiziarie a difesa di questi lavoratori.”
Conclude nella nota il Segretario della Fiom-Cgil “Le nostre domande sono sempre le stesse: dove vanno a finire tutti i soldi per l’ammodernamento delle linee telefoniche, adsl e di fibra ottica riversate in Calabria? Chi sono i soggetti pubblici ma anche privati legittimati e incaricati a fare i dovuti controlli a iniziare dai cantieri? Come mai con tutto il lavoro attuale e che si prospetta anche per il futuro per questa azienda nel settore di riferimento a Reggio Calabria invece di assumere si licenzia? Com’è possibile che a pagare siano sempre gli ultimi e i più deboli della catena di appalti e subappalti, cioè i lavoratori?”
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