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Un vero e proprio laboratorio di produzione della marijuana è stato scovato a seguito di un blitz condotto dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria.
I militari hanno rinvenuto 40 grammi di marijuana già essiccata, un bilancino di precisione e diversi semi di cannabis indica.
Inoltre sono stati rinvenuti un kit costituito da un flaconcino di concime con relativo dosatore e libretto di istruzioni d’uso in più lingue, nonché un rilevatore di temperatura.
I militari hanno esteso la perquisizione nel terreno adiacente all’abitazione ove hanno rinvenuto 20 piante di “cannabis indica” di altezza compresa tra 30 centimetri ed 1,20 metri, tutte irrigate mediante un sistema idrico composta da tubi di plastica flessibile ed alimentati da un ulteriore tubo in gomma.
Le piante di cannabis sono state coltivate insieme a delle piante di ortaggi così da favorirne il loro occultamento.
Inoltre, in uno dei terrazzamenti dello stesso terreno, all’interno di un manufatto in cartongesso, provvisto di grossi canali per areare il locale con relative ventole, sistemi di illuminazione a neon, condensatori di corrente e termostati, costituenti un vero e proprio impianto per la produzione della droga, è stato rinvenuto un contenitore con 60 spugnette utilizzate come sostegno per la crescita di altrettanti germogli, di cui 43 già in fioritura, ove era appoggiato un rilevatore di temperatura/umidità come quello rinvenuto nell’abitazione.
Infine, i militari operanti, hanno rinvenuto 9 flaconi di fertilizzanti liquidi per la concimazione e 4 flaconi stimolatori per la crescita delle piante giovani.
Nel corso dell’operazione, sul posto è anche intervenuto personale specializzato dell’Enel, che hanno constatato che in atto vi era un furto di energia elettrica provvedendo, quindi, agli adempimenti di competenza.
Alla luce di quanto accertato dai Carabinieri, i due conviventi sono stati immediatamente arrestati e condotti presso la caserma della Stazione Carabinieri di Pellaro, quindi, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, successivamente, ha convalidato l’arresto operato dalla polizia giudiziaria.
Le analisi effettuate dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria hanno permesso di verificare analiticamente che da quanto sequestrato sarebbe stato possibile ricavare circa 240 dosi da immettere sul mercato della droga.
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