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Riceviamo e pubblichiamo la risposta dei giovani del Coordinamento nazionale antimafia “Riferimenti” alla lettera inviata loro dal Dott. Giuseppe Lombardo Procuratore della DDA di Reggio Calabria.
Frequentavo l’ultimo anno di Liceo quando conobbi Adriana Musella. Ricordo la
timidezza nel raggiungerla alla conclusione di un incontro e nel riuscire ad
esser in grado di dimostrare la mia volontà di far qualcosa per Riferimenti,
per i giovani come me, per la Calabria, per l’antimafia. Mi accolse come una
madre e non avrei mai immaginato, in quel momento, che sarei stata oggi la
destinataria, assieme al mio gruppo e ai miei coetanei, di una lettera tanto
profonda e commovente come quella del magistrato Giuseppe Lombardo.
Innanzitutto vorrei soffermarmi su queste parole del pm: “Il magistrato
antimafia lavora per sottrarre terreno alle mafie, per creare spazi di libertà
destinati a creare opportunità di lavoro, di sviluppo, di svago per voi. Non
dovete cadere nell’errore di ritenere, distrattamente o perché indotti a farlo
da cattivi maestri, che il lavoro del giudice sia esclusivamente finalizzato ad
emettere sentenze di condanna a carico di chi ha violato la legge: l’impegno
quotidiano del giudice avrà raggiunto il suo scopo principale solo quando lo
spazio di libertà che è riuscito a recuperare, anche attraverso quegli arresti
e quelle condanne, verrà percepito da voi come una sottrazione di consenso alle
mafie.” Recente è, difatti, la protesta contro l’attività della magistratura
manifestata da parte delle familiari di alcuni detenuti e forte vuole essere,
in questo particolare momento, la vicinanza di tutti noi ai nostri custodi
della libertà. Vogliamo ringraziare tutti quei magistrati che ogni giorno si
svegliano la mattina con un ideale: quello di rendere la nostra terra migliore,
nonostante le avversità. Quegli stessi magistrati che seguiamo come dei bambini
seguono il loro eroe preferito ai cartoni animati e che ci trasmettono fiducia
e consapevolezza.
Essi rappresentano per noi, con il loro incrollabile entusiasmo, un punto di
riferimento, un traguardo da raggiungere. Libertà è partecipazione, cantava
Gaber. Ed è grazie al loro sostegno che continueremo con un impegno maggiore di
quello di partenza, nonostante le critiche inutili afflitteci. Perchè si sa: le
api pungono i fiori più belli e noi sapremo disinfettarci per realizzare il
sogno di Rita Atria, morta per la stessa vita che speriamo noi: “Forse un mondo
onesto non esistera’ mai. Ma chi ci impedisce di sognare. Se ognuno di noi
prova a cambiare, forse ce la faremo.”
Claudia Pratticò,
responsabile giovani per la Calabria di Riferimenti.
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