Questo post é stato letto 22940 volte!
“Prima di decidere come insegnare l’italiano agli immigrati, dobbiamo decidere in quale società vogliamo vivere: da questa scelta dipendono l’organizzazione delle scuole, dei laboratori di italiano, dei loro contenuti , dei loro modi, nonché la scelta tra una scuola che “compensi” l’immigrato per quello che viene ritenuto il suo handicap di partenza, oppure integri studenti di lingue, culture e religioni diverse nell’idea che un mondo diverso è davvero possibile” – Paolo Balboni
Lo scorso 15 maggio, tra le macerie del c.s.o.a. Angelina Cartella, bruciava anche una lavagna. Quella lavagna ci aveva accompagnato per tutti i mesi in cui il centro sociale è stata la casa di tanti migranti della nostra città, attraverso la scuola di italiano dedicata a “Ciccio Svelo”, compagno di tante battaglie che, anche attraverso il suo ruolo di avvocato sempre pronto a difendere gli ultimi, è stato una figura importantissima per il movimento antirazzista calabrese e non solo.
Dopo l’incendio, ci eravamo detti che le fiamme non sarebbero bastate a interrompere un’esperienza che piano piano era diventata importante non solo per chi veniva ad imparare una lingua, ma anche per tutti quelli che ci avevano dato una mano per realizzarla: c’era chi puliva la stanza prima di ogni lezione, chi ci portava le chiavi per aprire, chi preparava il tè, chi i biscotti, chi trasportava le sedie. L’immagine di tutti noi, provenienti da paesi e culture diverse, insieme in quella stanza, dentro quello spazio liberato e poi “rubato” vigliaccamente (anche) a noi, ci spinge oggi, a quasi un anno di distanza, a ripetere quell’esperimento: per il Cartella e per i migranti.
È vero: hanno bruciato i quaderni, le sedie, la lavagna, i test, i fogli delle lezioni, ma quell’idea di mondo che ci spinge a insegnare l’italiano ai migranti c’è ancora e ci spinge oggi a riprendere là dove ci eravamo lasciati.
Si riparte domenica 24 marzo, alle ore 18.00, grazie anche alla Chiesa Evangelica Battista che ci ha messo a disposizione i locali del Centro Martin Luther King, in via XXIV Maggio 6/A (discesa Corso Garibaldi Zara-bar Matteotti): l’invito è per gli stranieri che vogliono imparare l’italiano o più semplicemente migliorarlo, e anche per chi ha voglia di spendere qualche ora del proprio tempo per sostenere questo progetto.
c.s.o.a. Angelina Cartella
Questo post é stato letto 22940 volte!