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Il nauseante e ignobile comunicato del PDL cittadino, zeppo di insulti personali contro il sottoscritto, si commenta da se e non è degno di alcuna benché minima considerazione di merito. Solo fango e offese personali che, come accade in questi casi, evidenziano la qualità e il grado di civiltà democratica dei firmatari.
E’ del tutto evidente che il confronto e la dialettica democratica sono aspetti che non appartengono assolutamente agli esponenti del PDL reggino. Soggetti che, al contrario, evidenziano sistematicamente una palese nostalgia per la triste e nefasta epoca fascista: periodo durante il quale era drammaticamente vietato il dissenso e la libertà d’opinione. Rammentiamo ai due anonimi carneadi firmatari della nota in questione che, fortunatamente, grazie alla Resistenza e alla lotta antifascista, l’Italia, già dal lontano 1945, è una repubblica democratica dotata di una splendida Costituzione che riconosce il dissenso e la diversità di opinione.
I due sconosciuti, nonchè nostalgici, esponenti del PDL reggino evidentemente disconoscono l’evoluzione e le regole della Repubblica italiana.
Pertanto, il comunicato del PDL gonfio di calunnie e di volgari attacchi personali evidenzia semplicemente la natura di chi lo ha firmato.
Per quanto ci riguarda, registriamo, ancora una volta, che sul merito specifico delle precise, puntuali e pacate osservazioni che abbiamo posto e che ripeteremo fino alla noia, vale a dire riguardo gli incalcolabili danni etici, morali e finanziari causati alla città e ai reggini dallo squallido “Modello Reggio”, non vi è stata alcuna risposta o presunta tale.
Imbarazzante ed assoluto silenzio.
E’, però, chiaro che nonostante gli assordanti silenzi del PDL sta, finalmente, giungendo il momento del “redde rationem” sul decennio amministrativo (2002-2012) più buio e triste della storia della città. Un decennio caratterizzato dal completo fallimento politico e amministrativo delle giunte comunali del PDL, a partire da quella di Scopelliti e poi di Raffa e Arena.
Per quanto ovvio, evidenziamo che il metodo intimidatorio e insultante utilizzato dal PDL non ci spaventa affatto. Al contrario, le reazioni scomposte di questi giorni ci convincono del fatto che abbiamo colpito pienamente nel segno con limpidi e incontrovertibili fatti e argomenti concreti.
La nostra battaglia per la liberazione, ormai imminente, di Reggio è legittima, sacrosanta e trova, con nostra grande soddisfazione, il pieno sostegno del popolo reggino, sempre più nauseato per i danni provocati dalle fallimentari amministrazioni del PDL.
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