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Prosegue senza soluzione di continuità l’attività della Polizia di Stato reggina, coordinata dal Questore Dott. Carmelo Casabona, nell’ambito dei reati c.d. “predatori”, nella fattispecie i furti in appartamento, reato quest’ultimo particolarmente odioso per il cittadino che si vede violato nella propria intimità e nei propri affetti.
Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nel prosieguo dell’attività investigativa svolta a seguito dell’arresto in flagranza dei due cittadini georgiani EKIS Arnis e NADIRADZE Giorgi avvenuto la sera del 2 agosto scorso, ha eseguito due provvedimenti restrittivi della libertà personale, richiesti al G.I.P. dal Pubblico Ministero competente, a carico delle due donne georgiane, compagne dei due arrestati, ritenute componenti del gruppo criminale dedito a furti in appartamento. Le due donne MDINARADZE Nino classe 1984, per la quale è stato emessa la misura della custodia in carcere, e GURCHIANI Nino classe 1980, posta agli arresti domiciliari in quanto madre di un bimbo di 6 mesi, sono state ritenute compartecipi dei reati contestati ai due uomini, compresa la detenzione illegale di armi, il possesso dei numerosi documenti di identità lituani risultati falsi, la ricettazione ed altro.-
L’attività investigativa prosegue in quanto altri cittadini georgiani sono al vaglio degli inquirenti al fine di determinare loro responsabilità all’interno della banda di soggetti dediti ai furti in appartamento.-
Nel frattempo dall’analisi dei gioielli, monili in oro ed orologi sequestrati in quantità notevole, si deve aggiungere una penna d’orata che dall’analisi balistica più approfondita effettuata nei giorni trascorsi da personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, si è rivelata essere una micidiale penna/pistola cal. 22 con il colpo inserito e pronta all’uso. Tale arma clandestina va a sommarsi alle altre due rinvenute, per le quali sono stati individuati i relativi proprietari che le detenevano legalmente e che erano stati vittime della banda criminale. La Beretta cal. 6,35 rubata a Milano lo scorso anno, mentre il revolver rubato, unitamente ad altri gioielli, nell’aprile scorso in un appartamento della zona nord della Città di Reggio Calabria.-
La pubblicazione sul sito della Polizia di Stato delle foto degli oggetti rubati ha consentito di individuare numerose vittime dei furti, le quali hanno riconosciuto, oltre alle summenzionate armi, le loro gioie, alcune pellicce ed i buoni fruttiferi, oggetto dei numerosi “raid” predatori commessi dalla banda di georgiani da aprile a luglio di quest’anno. A seguito di altre perquisizioni domiciliari effettuate in altra “covo” utilizzato della banda, sono stati rinvenuti e sequestrati altri oggetti nonché tutta una serie di borse griffate ancora avvolte nelle loro custodie, la cui genuinità è in corso di accertamento.
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