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Durante la manifestazione di ieri mattina, alla quale hanno preso parte oltre 400 tra soci, operatori, familiari ed utenti delle oltre 40 organizzazioni del Terzo Settore che gestiscono servizi per conto del comune (vedi documento allegato: i motivi della protesta), si è tenuto in Prefettura un incontro al quale hanno presenziato oltre che i rappresentanti del coordinamento, i rappresentanti dei sindacati e dei familiari, anche il Sindaco, convocato dallo stesso Prefetto.
Durante la riunione il coordinamento, attraverso il portavoce Luciano Squillaci, ha rappresentato i motivi della protesta, sintetizzati nel documento “i motivi della protesta” ed ha consegnato “simbolicamente” le chiavi dei servizi, rappresentate in cartoni colorati realizzati da un’associazione di disabili, rappresentando il rischio imminente della sospensione dei servizi per oltre 10.000 cittadini appartenenti alle fasce deboli della città. Una macelleria sociale senza precedenti per Reggio Calabria.
Il Coordinamento ha illustrato al Prefetto ed al Sindaco i gesti concreti che possono scongiurare in questo momento l’interruzione dei servizi facendo riferimento all’accordo sottoscritto e disatteso:
1) il pagamento immediato delle mensilità scadute di gennaio, febbraio e marzo
2) il pagamento di circa 1 milione e 550 mila euro che rappresenta il 30% dei crediti pregressi
3) un piano di rientro sostenibile per il restante 70% (circa 3 milioni e 500 mila euro)
4) l’istituzione di un tavolo tecnico con INPS ed INAIL per risolvere il problema della regolarità contributiva
Il Sindaco, pur confermando la drammaticità del momento vissuto dal Terzo Settore, ha comunicato l’impossibilità di fare fronte al momento a tutti agli impegni assunti con l’accordo sottoscritto a dicembre per carenza di liquidità nelle casse comunali. Ha comunque precisato di aver provveduto al pagamento di circa 300.000 euro su 1 milione e 500 mila relativi al 30% del pregresso, nonché la mensilità di gennaio relativa ai servizi continuativi. Si è quindi impegnato a provvedere al pagamento della mensilità di febbraio e del saldo 2011 dei servizi per minori ex L.285. Il Sindaco ha altresì precisato che al momento non può assumere altri impegni, e che potrà avere contezza della situazione solo i primi di maggio.
Alla luce di quanto sopra il Prefetto ha chiesto alle organizzazioni del Terzo Settore di slittare fino al 15 maggio la sospensione dei servizi, nella speranza che prima intervengano risposte adeguate in termini di tempi di pagamento da parte dell’amministrazione.
Per quanto riguarda la questione relativa alla regolarità contributiva il Prefetto si è detto disponibile ad intervenire egli stesso con INPS ed INAIL per chiedere di trovare adeguate soluzioni attesa la crisi del momento.
Il Coordinamento, preso atto di quanto sopra, ritenendo al momento insufficienti le risposte e considerando che sarà necessario comprendere i tempi effettivi di rientro nei limiti dell’accordo sottoscritto, ha confermato lo stato di agitazione così come stabilito.
Lunedì 30 aprile alle ore 18,00 presso l’auditorium della Piccola Opera Papa Giovanni, in via Vallone Mariannazzo, si terrà un’assemblea del coordinamento aperta a tutti gli operatori ed i familiari che intenderanno partecipare, al termine della quale sarà deciso l’eventuale slittamento dell’interruzione dei servizi al 15 maggio richiesto dal Prefetto, nonché le ulteriori azioni di lotta e sensibilizzazione per evitare il dramma sociale che si sta consumando.
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