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Il 7 gennaio scorso, a due anni dalla rivolta di Rosarno, Africalabria e diverse realtà territoriali hanno voluto ricordare quei fatti attraverso una festassemblea organizzata a San Ferdinando, sul terreno in cui è prevista la costruzione del rigassificatore. Tutto questo mentre nel resto d’Italia si davano vita a diverse forme di iniziativa: flash mob, volantinaggi, sit in.
Questa giornata è stata solo la prima di una serie di appuntamenti che si concluderanno il 22 gennaio: un calendario fatto da diverse iniziative organizzate non solo per combattere lo sfruttamento dei lavoratori immigrati e per sostenere il loro diritto di soggiorno, ma anche per difendere la sovranità alimentare e l’agricoltura contadina.
La rete di associazioni, centri sociali, gruppi di acquisto solidali, movimenti che supportano questa campagna si è data appuntamento a Roma per venerdì 13, a Piazza Esquilino, con l’intenzione di presentare ai ministri Cancellieri, Riccardi e Catania una serie di rivendicazioni, che vanno dalla messa in discussione del’attuale paradigma “sicurezza” alla garanzia di un’accoglienza dignitosa dei lavoratori stagionali, dall’abolizione della legge Bossi-Fini a una sanatoria generale per gli immigrati presenti nel territorio nazionale, dalla radicale revisione delle Politiche Agricole Comunitarie al blocco immediato della svendita dei terreni agricoli demaniali.
A chi non potrà essere fisicamente a Roma per questa manifestazione, diamo appuntamento venerdì 13 gennaio alle ore 15.00 a Piazza Italia, di fronte la Prefettura per un presidio che rilanci nel nostro territorio queste richieste.
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