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Conferenza stampa di presentazione del movimento PA.C.E., acronomo di Patto Cristiano Esteso, un movimento nazionale che nasce nel 1994 sotto l’impulso del grande missionario cristiano Gilberto Perri che ne è il fondatore. Anche a Reggio Calabria per le prossime amministrative vedremo impegnati nell’agone politico questo movimento e ieri Massimo Ripepi, coordinatore nazionale, in un una sala affollata di giornalisti ( e tanta gente comune nei dintorni della segreteria di via Quarnaro, munita di bandiere e spille) ha esposto il programma.
Questo movimento si propone per Reggio uno sviluppo basato su tre colonne portanti, chiamate Reggio Etica, Reggio Solidale e Reggio Strategica. Vuole partire dalle idee e dai valori di 5 uomini che hanno fatto la storia dell’Italia e del mondo, ed esattamente M.L. King, Don Luigi Sturzo, Don Orione, Don Italo Calabrò e Gilberto Perri, basando la loro vita sulla socialità di giustizia, persone che hanno dato la loro vita per gli altri, realizzando opere che si vedono e che continuano nel tempo. Massimo Ripepi dice: “vogliamo essere come loro, fare politica per gli altri, affinchè tutto vada meglio per tutti”.
Si prefigge di lavorare nel campo del volontariato e di costruire la “casa della bontà” un luogo dove aiutare i più poveri e i diseredati, dove non ci siano solo i servizi sociali comunali, ma luoghi dove sono allocate le associazioni di volontariato dove i volontari e i meno fortunati possano incontrarsi per migliorarsi gli uni gli altri.
Per lo sviluppo della città si vuole puntare molto sul “tesoro che viene dal mare”. Sfruttare il turismo, specialmente quello crocieristico, ma non solo, con uno sviluppo del porto, per farlo diventare punto d’approdo mondiale, per far visitare non solo Reggio Calabria città, ma la Calabria tutta e magari far partire migliaia di opportunità di lavoro senza emigrare.
Durante la conferenza stampa sono stati presentati molti candidati sia per il comune che per la Provincia di Reggio Calabria, che hanno esposto i loro intendimenti per il futuro della città e della provincia tutta.
“Prima i programmi poi gli uomini” dice il Patto Cristiano Esteso. Per ora nessuno si sbilancia sullo schieramento al quale il partito appoggerà. Solo un programma condiviso farà pendere da una o dall’altra parte.
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