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L’università per Mediatori Linguistici di Reggio presenta: “Omografi inglesi” del prof. Nicola Catalano.
Il territorio che si apre alla cultura: è questo l’inizio di una serie di attività culturali promosse dalla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici con sede a Catona, diretta, con uno sguardo rivolto al futuro e alla formazione dei giovani, da don Giuseppe Strangio, un sacerdote lungimirante e un uomo deciso a dare un taglio spiccatamente sociale e culturale all’istituzione di cui è a capo. Il professore Nicola Catalano, linguista apprezzato, illustre docente di lingue inaugurerà questa lunga serie di incontri. “Omografi inglesi”, questo il titolo del libro scritto da Catalano che sarà presentato dalla professoressa Mattia Milea, appassionata linguista e docente esperta in mediazione linguistica. Si tratta di un libro elaborato, ma di facile consultazione, frutto di un preciso e puntuale studio e di competenze tali da consentire il raffronto filologico-linguistico di lessemi di uso quotidiano, per poterne rintracciare l’etimologia e le radici linguistico-culturali.
“La curiosità di capire il perché tanti vocaboli siano scritti alla stessa maniera, omografi, ma abbiano significato spesso diversissimo, – ha dichiarato Catalano, spiegando la genesi del suo libro- mi ha consentito di pervenire al chiarimento dei miei dubbi, ho pensato che fosse cosa utile procedere a confronti con le lingue imparentate con l’inglese, francese, tedesco, latino e greco in minor misura”.
La prof.ssa Milea procede, quindi, con una disamina puntuale del libro e rintraccia il valore intrinseco che da esso potrebbe derivare: “La lingua è il punto di partenza, è ciò che in minor o maggior misura ci apparenta e ci rende parte integrante di un gruppo, di un unico ceppo”. Al dibattito parteciperanno alcuni esponenti politici tra i quali, il presidente della Circoscrizione Albino Passalacqua, il consigliere comunale Antonio Pizzimenti, attenti alle esigenze del territorio e aperti a un dialogo che vada oltre il perimetro in cui si opera e che fornisca ai giovani gli strumenti adatti a una formazione permanente. Interessanti gli interventi dei molti studenti in Mediazione Linguistica, tra cui Enzo Bonfiglio, che pone l’accento sull’innovativa tecnica proposta da Catalano per memorizzare meglio alcuni termini inglesi associandoli ad altri affini e comuni ad altrettante lingue straniere.
Il professore Giuseppe Caridi, ordinario di storia e presidente del corso di laurea in Mediazione Linguistica, e il professore Saverio Crisalli chiuderanno i lavori dopo aver sottolineato il valore che scaturisce dal connubio tra lingue vive e morte, dal raffronto e analisi tra le lingue che parliamo e quelle da cui deriva la nostra civiltà e cultura.
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