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In occasione del decimo anniversario della sua nascita, la Fondazione “Italo Falcomatà” dà vita a una serie di eventi commemorativi in ricordo del compianto primo cittadino di Reggio Calabria, scomparso l’11 dicembre 2001. Apre la rassegna il prossimo lunedì 3 dicembre alle ore 18.00, presso l’Hotel Excelsior di Reggio Calabria, la presentazione del libro E a Reggio sbocciò la Primavera. Italo Falcomatà, il primo dei cittadini, una raccolta di scritti in sua memoria edita da Città del Sole Edizioni.
Figure rappresentative della politica, delle Istituzioni ecclesiastiche, della cultura firmano i contributi. Tra questi: Sergio Abramo, Franco Arcidiaco, Alessandro Bianchi, Rodolfo Chirico, Mario De Tommasi, Piero Fassino, Francesco Manganaro, Vittorio Mondello, Nino Musarella, Demetrio Naccari Carlizzi, Constanza Pera, Giuseppe Raffa, Bruno Restuccia, Isaia Sales, Vincenzo Sibilio, Pino Toscano. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Anna Briante.
Il volume, fortemente voluto dalla Fondazione presieduta dalla moglie Rosetta Neto Falcomatà, traccia un percorso, attraverso le tante testimonianze raccolte, dell’opera politica del sindaco della Primavera reggina, e soprattutto rinnova il ricordo del suo impegno per il riscatto della città, che, oggi alla luce del periodo particolarmente difficile che vive la città con il commissariamento per mafia del Comune, assume un significato ancora più profondo.
Il suo messaggio umano e civile viene ricordato e riattualizzato dalle parole di chi l’ha conosciuto e apprezzato e viene ancora una volta affidato all’opera della Fondazione che porta il suo nome che, in questi dieci anni, ha svolto una meritevole attività nel campo della diffusione della legalità e della cultura, contrassegnando la vita sociale della città. Scrive Piero Fassino: “Ho un ricordo emozionante di quest’uomo, che era la rappresentazione di cosa deve essere agli occhi dei cittadini la politica, di cosa è un amministratore che ama la sua città, di chi assumendo una responsabilità la intende come servizio alla collettività, e mette a disposizione della collettività che lo ha scelto tutte le sue energie, le sue passioni, la sua intelligenza, la sua generosità”.
La seconda parte del volume è costituita da una galleria fotografica che testimonia il grande sforzo di sviluppo delle opere pubbliche attuato da Falcomatà, non sempre portato avanti o semplicemente mantenuto dalle Giunte che gli sono succedute. Emblematiche, in questo senso, le parole che chiudono l’intervento dell’editore Arcidiaco, che racconta di stagioni difficili ed entusiasmanti vissute con l’amico e sindaco, non prive di battaglieri confronti: “La triste sorte di Italo e di Reggio ha voluto che il Professore mancasse quando la semina era stata completata, i germogli erano sbocciati floridi, ma la gramigna purtroppo non era stata ancora estirpata”.
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