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«C’era in Carlo Curatola, come in altri uomini che hanno attraversato la strada dell’impegno politico alto, l’utopia del pensiero che sorregge il progetto di un mondo nuovo in cui, per tutti, siano uguali i diritti e le opportunità di partenza». Così scrive il giornalista di lungo corso Raffaele Malito nel tratteggiare la figura dell’avvocato e amministratore reggino Carlo Curatola.
Nel libro che Malito gli dedica, e che esce in questi giorni per la Città del Sole Edizioni con il titolo Carlo Curatola. Un socialista tra utopia e realtà, viene ripercorso l’impegno sociale e politico, dai primi anni ’60 fino alla soglia degli anni ’90, dell’autorevole esponente del partito socialista reggino. Consigliere comunale dal 1968 al 1989 e dal 1975 al 1980 Assessore alla pubblica istruzione e alla cultura, Carlo Curatola, di mestiere avvocato, ha costruito la sua attività sul rapporto diretto con la realtà sociale ed economica, fortemente in ritardo, della sua città. Sorretto da una grande passione politica che trovava forza e ispirazione nell’adesione all’utopia socialista del cambiamento e della crescita civile e sociale, ha saputo coniugare ideali e agire concreto, adoperandosi per cambiare volto di Reggio in anni spesso difficili.
In particolare il suo impegno si è indirizzato alle problematiche sociali, lavorando per il potenziamento di scuole e biblioteche, per la promozione della cultura, sostenendo e incoraggiando fattivamente iniziative ad ampio raggio, i cui esiti sono ancora visibili nella città. Basti pensare all’apertura di nuove scuole nei quartieri periferici, delle sedi distaccate della Biblioteca Comunale, e al potenziamento della stessa con l’acquisizione del prezioso Fondo Sandicchi, e molte altre. Un uomo che seppe interpretare a fondo il suo credo socialista, dimostrando capacità e virtù, e divenendo un esempio concreto di una politica alta, assai lontana da quella prosaica ed aspra dei nostri giorni.
Il bel volume di Raffaele Malito racconta lo straordinario personaggio reggino anche tramite una serie di testimonianze di chi l’ha conosciuto e frequentato e riportando alcuni suoi interventi diretti su vari temi, tra i quali il ruolo del Comune, il dibattito all’interno del partito socialista, e in generale sulla cultura; ma apre anche una finestra sul periodo tra gli anni 70 e 80 e riflette attentamente su quanto accaduto successivamente, attualizzando continuamente il contesto narrato.
Ad un anno dalla sua scomparsa, Carlo Curatola sarà ricordato durante l’incontro di presentazione del volume venerdì 2 marzo alle ore 17.00 presso la Sala Conferenze della Provincia di Reggio Calabria. Vi prenderanno parte il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, il presidente della Cassa Edile, già Sindaco di Reggio Calabria, Domenico Cozzupoli; il presidente del Tribunale di Reggio Calabria Luciano Gerardis; presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria Alberto Panuccio; il vicesindaco di Roccella Jonica Sisinio Zito, già senatore PSI. Modererà l’incontro Franco Arcidiaco, editore Città del Sole Edizioni.
Raffaele Malito, nato a Fiumefreddo (CS) ma reggino di adozione, è giornalista da oltre quaranta anni. Da corrispondente dell’Avanti! la gloriosa testata del partito socialista italiano, ha seguito le straordinarie e drammatiche vicende della rivolta per Reggio Capoluogo del 1970. Ha guidato la redazione reggina de Il Giornale di Calabria. Dal 1979 al 2004 ha lavorato alla Rai calabrese, come redattore e da inviato speciale e, da ultimo, come vice caporedattore. Ha collaborato, negli stessi anni, con il settimanale l’Espresso ed è stato corrispondente, per la Calabria, del Corriere della Sera. Coerente con la propria formazione politica ha seguito, per affinità elettiva e culturale, i problemi del lavoro e dell’economia, temi centrali della irrisolta questione calabrese.
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