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di Franco Iaria
Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria ha presentato, presso la biblioteca De Nava di Reggio Calabria, il nuovo libro di Don Giuseppe Pensabene ” Dalle rive dello Stretto al Brennero e oltre – I cognomi classici “. L’autore, con questo volume, completa la sequenza tematica di altri libri, scritti a partire dalla metà del secolo scorso.
Il metodo linguistico per la decifrazione dei cognomi comprende un periodo di circa due mila anni e più di settanta generazioni. Franco Iaria, relatore del libro, ha evidenziato i caratteri radicalmente innovatori di questo come dei precedenti lavori di Don Pensabene frutto di una ricerca più che trentennale sulle radici della storia di Reggio e del territorio dello Stretto. In particolare, Don Pensabene individua il punto di passaggio da Reggio città della Magna Grecia a Reggio, insieme al territorio dello Stretto, città latina.
L’autore, grazie alla sua straordinaria cultura che gli consente la conoscenza diretta delle fonti storiche e letterarie e alla raffinata padronanza della lingua latina (Don Pensabene è, tra l’altro, l’ultimo poeta di lingua latina), ci offre una nuova lettura del territorio con la redazione di un poderoso dizionario storico di toponomastica e di onomastica con oltre tre mila voci restituendo, così, il significato autentico delle denominazioni del territorio e dei cognomi diffusi nel territorio.
Il relatore ha sottolineato la validità e la serietà del metodo scientifico su cui si poggia la ricerca linguistica di Don Pensabene focalizzandone i punti fondamentali: le regole del mutamento linguistico nei diversi aspetti della fonologia, morfologia e semantica essenziali per il ritrovamento “degli anelli mancanti” nella ricerca etimologica; la storia della città con specifico riferimento al periodo augusteo con la ricostruzione analitica degli avvenimenti che si sono succeduti con il” bellum siculum” cioè con la guerra dal 44 al 36 A.C. tra Ottaviano Augusto e Sesto Pompeo nel territorio dello Stretto.
Questa guerra civile, così poco conosciuta, si è sviluppata nello Stretto per terra e per mare con la lunga permanenza nel territorio di Augusto e di tutta l’aristocrazia augustea con la presenza di almeno 25 legioni e oltre 600 navi. Don Pensabene, con il suo intervento conclusivo ha sottolineato come il nostro territorio è stato luogo di incontro e di fusione delle diverse culture ed etnie protagoniste della storia romana e centro di irradiazione della civiltà italiana e della cultura romanza. Nel corso dei numerosi interventi è stata espressa condivisione e apprezzamento per l’iniziativa promossa da Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria.
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