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Il Compartimento di Polizia Postale di Reggio Calabria, nella giornata odierna, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, Dr.ssa Tommasina COTRONEO su richiesta del sost. Proc. della Rep. Dott. Stefano MUSOLINO, ha tratto in arresto B.F., di anni 43, domiciliato a Villa San Giovanni(RC).
Lo stesso si è reso responsabile dei reati di cui agli artt.81cpv – 600 quater c.p., ovvero detenzione di materiale pornografico, realizzato mediante l’utilizzo di minori degli anni diciotto, con la consapevolezza delle caratteristiche proibite del materiale citato, nonché del reato di cui all’art.600 ter C.P., riguardante l’inserimento del predetto materiale vietato all’interno del sistema software denominato “eMule”, consentendone la condivisione in rete.
La misura cautelare emessa, racchiude in sé gli sviluppi dell’attività svolta dalla Sezione Investigativa del Compartimento, avviata in seguito ad una denunzia di reato, sporta presso questi Uffici da una donna, che aveva con l’indagato rapporti di lavoro, per violazione della privacy posta in suo danno proprio dall’indagato – datore di lavoro, mediante l’utilizzo di una webcam, collocata nella toilette ubicata nel luogo dell’attività lavorativa.
L’attività investigativa svolta dalla Polizia Postale di Reggio Calabria ha consentito di svelare uno scenario molto più ampio e di gravità superiore rispetto a quanto ipotizzato nella fase iniziale.
Infatti, a seguito di un’accurata perquisizione domiciliare, presso il domicilio,nonchè presso i luoghi di lavoro dell’indagato B.F., è stata rinvenuta una microcamera, posizionata come prima descritto all’interno della toilette, nonché altro materiale informatico che, dalla successiva analisi svolta da personale tecnico specializzato, ha consentito di rinvenire una ingente quantità di files e video, a contenuto pedopornografico.
Sono in corso ulteriori indagini, al fine di individuare eventuali altri correi responsabili dei medesimi reati.
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