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L’artista Taciana Coimbra espone a Palazzo Foti. L’istallazione “Stanza dei Miracoli” ci catapulta in un’atmosfera dogmatica e di forte referenza emotiva.
L’installazione è composta da 27 tele di nudi femminili messe sul pavimento e di un grande altare dove riposa una piccola statua votiva. Sull’altare un collage di oggetti-memoria e parole riprese dalle poesie di Natina Pizzi, incorniciano la scultura in bronzo (rilettura di un ex voto della cultura sudamericana), facendo risaltare elementi della quotidianità assieme ad aspetti colti.
Quest’opera si appropria dell’iconografia della donna come un contenitore estetico in cui diversi aspetti antropologici della società contemporanea si ritrovano in un mix di informazioni sacre e profane, in cui la decisione di irrompere verso l’altare implica il calpestare un tappeto rosso e le parole del curatore G. Paolo Manfredini impresse su di esse: “Per gli ex voto si può parlare di arte popolare. L’arte popolare, per secoli, non fu ritenuta nel giudizio di teorici e critici degna di grande considerazione, quasi fosse un rozzo e barbarico prodotto plebeo. Ma il problema non riguarda solo un giudizio di valore, che separi l’“arte popolare” da quello dell’arte “colta”. Attiene anche alla convergenza tra le due”.
A chiudere la mostra dell’artista Taciana Coimbra in collaborazione con la poetessa Natina Pizzi ed in vista della presentazione del suo libro “Lo spigolo del cerchio”, sabato 18 febbraio alle 19.00 presso la Provincia di Reggio Calabria, la performance firmata dalle due artiste.
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