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di Teresa Libri
Dopo il mio accorato articolo in merito alle carenze igieniche della struttura sanitaria di Via Padova, problema sollevato anche dall’esponente della UIL Nuccio Azzarà e trattato giusto stamani dall’On. Angela Napoli (Coordinatrice Regionale FLI) in una sua nota, mi corre l’obbligo segnalare un ulteriore fastidiosissimo disagio che ha visto protagonisti ancora una volta gli utenti reggini rivoltisi nella giornata di ieri presso la struttura 1 di Via Willermin.
Dopo un’interminabile fila agli sportelli per il pagamento del ticket sanitario (sempre più esoso e meno ‘adeguato’ alle finanze dei cittadini), nel laboratorio di radiografia, i malcapitati sono stati invitati a tornare a casa dal personale della struttura in quanto è venuta meno la fornitura idrica che impediva loro di eseguire gli esami radiografici da lungo tempo prenotati.
A cosa è dovuto questo disservizio? Perché non si è ritenuto opportuno avvisare per tempo i pazienti, la cui prenotazione – come da inesorabile copione dei CUP sanitari – potrebbe risalire anche a mesi e mesi di attesa?
Quali urgenti provvedimenti si intendono adottare per rendere fruibili e funzionali questa e tutte le altre strutture pubbliche che fanno capo all’ASP di Reggio Calabria?
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