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“Mandare a casa Berlusconi, unire la Sinistra e ricostruire il Partito Comunista”. Sono queste le parole d’ordine che hanno caratterizzato l’affollatissimo 6° Congresso Reggio Sud dei Comunisti Italiani svoltosi nei locali della VI Circoscrizione (Sbarre).
L’assise si è aperta con un’articolata relazione del segretario cittadino Ivan Tripodi, il quale dopo una disamina delle vicende nazionali si è soffermato sulle gravissime questioni locali. Un’analisi impietosa sullo stato comatoso delle casse comunali che sta provocando una situazione di drammatica emergenza, sfociata con il clamoroso pignoramento dell’Hotel Miramare, che peserà lungamente sulle tasche degli attoniti reggini ingannati dalle promesse del PDL di Scopelliti e Arena.
Sta miseramente crollando un putrido sistema di potere che ha provocato centinaia di milioni di debiti sui quali è auspicabile un intervento risolutivo della Magistratura e della Corte dei Conti. Inoltre, Ivan Tripodi, ha posto l’accento sul vergognoso trasformismo di squallidi personaggi, corrosi da una famelica ambizione e in cerca di poltrone e incarichi.
La vicenda del consigliere regionale De Gaetano, silente consigliere di pseudo-opposizione alla Regione, è sotto gli occhi di tutti: è stato eletto con i voti determinanti dei comunisti e, in modo spregiudicato, dopo una serie di giravolte e piroette ha tradito gli elettori. Ha, infatti, aderito al PD che, evidentemente si dimostra interessato alla dote di voti di De Gaetano raccolti nel quartiere Archi. Siamo di fronte a facce di bronzo e girovaghi della politica che fanno un danno alla sinistra e alla buona politica che, purtroppo, viene percepita come una grande ed indistinguibile melassa composta da mestieranti e nullafacenti. Anche per questi motivi è indispensabile, ha concluso Tripodi, rilanciare la diversità politica e morale dei comunisti.
Dopo la relazione hanno presso la parola alcuni invitati al Congresso. Il consigliere comunale Aldo De Caridi ha evidenziato la forte e concreta collaborazione con il PdCI e si è soffermato sull’attualissimo tema dell’etica in politica con particolare riferimento alla drammatica situazione, in primis finanziaria, della città. Il segretario regionale della Filt-Cgil Nino Costantino ha posto l’accento, con dovizia di cifre e particolari, sulla condizione di totale abbandono dei lavoratori del settore dei trasporti.
In tal senso, ha preannunciato una raccolta di firme promossa dalla Filt-Cgil per l’approvazione di una legge regionale di iniziativa popolare per l’istituzione di un’unica società regionale dei trasporti. E’ poi intervenuto Filippo Luverà, dirigente regionale del sindacato USB, il quale ha posto l’accento sulla pesante condizione odierna dei lavoratori, con particolare riferimento al mondo del pubblico impiego, e ha esaltato il ruolo, sempre maggiore, del sindacalismo di base rispetto al vecchio modello del sindacalismo confederale di stato.
Dopo gli ospiti, il Congresso è entrato nel vivo del dibattito. E’ intervenuto il prof. Pasquino Crupi, intellettuale marxista e meridionalista, che ha dimostrato con un fine ragionamento teorico l’assoluta necessità di una forte presenza comunista auspicando la creazione di un’organizzazione di quadri pronti ad affrontare le battaglie sociali e culturali: la scelta comunista, ha concluso, è un atto di fede utile alla società e al servizio dei più deboli.
Il segretario provinciale Lorenzo Fascì nel suo intervento ha posto l’accento sul rinnovato entusiasmo di tanti compagni, giovani e vecchi, che hanno ripreso la voglia e l’entusiasmo di lavorare per la ricostruzione di un Partito Comunista unito e di massa.
Ha svolto le conclusioni il segretario regionale dei Comunisti Italiani Michelangelo Tripodi, il quale visibilmente molto soddisfatto per l’enorme partecipazione di iscritti e militanti al Congresso, segno dell’attualità e necessità del progetto di ricostruzione di un grande Partito Comunista, ha analizzato la situazione che vede l’Italia ai limiti di un default economico che il governo anti-meridionale di Bossi e Berlusconi, ormai commissariato dalla BCE e deriso dall’intero pianeta, vorrebbe fare pagare ai soliti soggetti deboli: pensionati, lavoratori e classi meno abbienti.
Una macelleria sociale che, specie a Reggio e in Calabria, è accentuata dalle scelte contro la povera gente attuate dalle amministrazioni del PDL. Una situazione drammatica che è, contestualmente, caratterizzata dalla mancanza di un’opposizione seria e credibile: troppi silenzi e troppi trasversalismi che soffocano il desiderio di rinnovamento della politica e della società.
Al termine della fase politica il Congresso è proseguito con le varie votazioni, avvenute tutte all’unanimità. E’ stato, dapprima, approvato il documento congressuale, quindi sono stati eletti il nuovo Comitato Direttivo composto da 44 componenti e i 40 delegati all’imminente Congresso provinciale, l’importante assise che si terrà domenica 16 ottobre e che sarà conclusa dal segretario nazionale del PdCI Oliviero Diliberto.
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