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L’indecente e vergognoso tentativo di cancellare l’articolo 18 evidenzia la chiara matrice ultra-liberista del governo Monti.
Un governo, sedicente tecnico, caratterizzato dall’assoluta mancanza della benché minima legittimazione popolare che sta letteralmente massacrando la società italiana.
Una vera e propria macelleria sociale portata avanti con stucchevole ed enorme arroganza da Monti e dal ministro Fornero.
Prima l’indecente pseudo-riforma delle pensioni e adesso la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori: nel breve volgere di qualche mese il governo Monti sta tentando di annullare le principali conquiste del mondo del lavoro, ottenute dopo durissime battaglie politico-sociali e lunghissime lotte sindacali.
Un vero e proprio disegno, per molti versi anti-costituzionale, che punta alla distruzione del caposaldo della Costituzione Repubblicana che all’art. 1 riconosce la centralità, assolutamente inemendabile, del mondo del lavoro.
Pertanto, il maldestro disegno che punta a cancellare l’articolo 18, monetizzando la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, è assolutamente da respingere senza alcuna esitazione.
E’, quindi, necessaria la massima unità tra tutte le forze politiche, sociali e sindacali per respingere l’assalto neo-liberista del governo Monti contro i lavoratori e il mondo del lavoro.
Ribadiamo che i diritti non si possono annullare o monetizzare.
Siamo totalmente convinti che la battaglia per la difesa dell’articolo 18 rappresenta un punto di non ritorno.
Non ci possono essere dubbi o ambiguità: si deve stare dalla parte dei diritti e dei lavoratori e si deve respingere questo malsano accanimento contro il mondo del lavoro.
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