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La presa di coscienza che lo Sport a Reggio Calabria rischia di esaurire la sua stagione, iniziata nell’immediato dopoguerra , attraverso un feroce e clamoroso aumento delle tariffe per gli impianti sportivi comunali, è stata portata all’attenzione del direttivo del Panathlon International Club di Reggio Calabria per gli effetti negativi che debbono trovare un maggior eco e sensibilità tra la classe politica nazionale e regionale.
Il principio per cui, a sopportare la crisi economica che si è abbattuta su tutti gli Enti locali dell’intera Nazione, deve essere riversato sulle società sportive che fruiscono degli impianti pubblici, è in contrasto con la necessità che, comunque, va difeso il livello delle attività sportive sinora espletate, producendo economie e non sopprimendo lo Sport.
La differenza tra i commissari e qualsiasi amministrazione democratica, di qualsiasi colore politico, è proprio questo: l’ insensibilità verso i problemi che divengono solo una preoccupazione ragionieristica.
Eppure, l’aspetto pedagogico ed educativo dello Sport è rilevante e la impossibilità economica di utilizzare gli impianti da parte delle società, per mancanza di finanziamenti certi, si palesa con una minore opportunità di fruizione della pratica sportiva e, quindi, meno interventi sociali nei quartieri e meno azioni nel campo della legalità.
Dall’ incontro, tra persone impegnate su vari fronti, emerge che se penano le discipline sportive che praticano l’attività negli impianti sportivi comunali, altrettanto avviene tra le discipline sportive come la Canoa, il Tennis da Tavolo, la Vela, l’Equitazione, il Tennis e le stesse palestre, che da anni soffrono di una disattenzione da parte del Comune nell’autorizzare gli adattamenti, dovuti a misure di sicurezza degli impianti in loro diretta gestione. La lentezza burocratica con cui l’amministrazione Comunale segue le richieste di adeguamento degli impianti , luogo di pratica sportiva e come tale regolato da norme CONI e delle stesse Federazioni Sportive, è inammissibile.
Il CONI, deve superare la fase di denuncia , deve attivare una convocazione di urgenza con i commissari, anche attraverso il Prefetto o la Regione , deve indire una mobilitazione generale affinché la cura commissariale dello Sport ,che assomiglia più ad una eutanasia, debba essere rivista istaurando rapporti ufficiali , non personali e coinvolgendo la responsabilità dei dirigenti comunali.
Va comunque salvata la città di Reggio, anche attraverso lo Sport , e non ci possono essere posizioni defilate dei politici regionali o nazionali, di fronte alla rassegnazione dei più che non si concentrano intorno alla vita democratica municipale, lasciando tutto ad una visione un po’ strabica legata alla visione della fazione e non della “civis”.
Il Panathlon International, in oltre quarantanni di attività, ha sempre promosso iniziative per sviluppare l’impiantistica e la pratica sportiva nella nostra città, che consideriamo un valore molto centrale nella vita della società.
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