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Un percorso di riflessione condito da un “alternativo” tuffo nei Vangeli, frutto di una rilettura attenta, moderna, commovente dei tratti salienti della vita di Cristo.
Un messaggio ancora oggi valido, universale, trascendente, traboccante di pronunciati lineamenti escatologici, che i ragazzi dell’Oratorio “Don Bosco” di Gallico hanno voluto rendere sensibilmente vivo e tangibile con la messa in scena de “L’altro Vangelo”, dramma sacro ispirato all’omonimo racconto dello scrittore Giuseppe Notaro edito nel 2004 da Rubbettino ed adattato per l’occasione dallo stesso autore.
Un adattamento riuscitissimo già proposto nell’aprile del 2009, ma questa volta arricchito da uno scenario estremamente suggestivo e coinvolgente – il Teatro Greco del Parco della Mondialità di Gallico – dove, grazie ad una trama semplice e lineare, si è articolata la storia del protagonista Rosario e della piccola Martina: il primo, un uomo posto tra “il già e non ancora” ed improvvisamente “catapultato” in un percorso spirituale per dare compimento alla comprensione del Mistero e della Verità; la seconda, una bambina di appena cinque anni già sorprendentemente in grado di cogliere e svelare il messaggio della “Buona Novella”. Come il Virgilio dantesco, la piccola Martina, animata da una fine e pregnante innocenza, accompagna per mano Rosario in un viaggio indietro nel tempo di duemila anni.
Ed ecco che i due rivivono in prima persona alcuni tra i più significativi brani evangelici: le Beatitudini, l’incontro al pozzo con la Samaritana, la guarigione del cieco nato, l’ingresso a Gerusalemme, la condanna a morte, la crocifissione e la resurrezione di Gesù. Un “remake” quasi completo della vita di Cristo, supportato da profonde riflessioni dell’uomo di oggi sulla povertà, sulla cattiveria, sulla necessità di riscoprire i valori evangelici quali l’amore per il prossimo, la giustizia, la pace, il perdono. A rendere ulteriormente verosimile ciascuna sequenza del racconto con un tocco di autenticità e di emotività, una serie infinita di effetti speciali, musiche, contrasti luce-buio, costumi ed azzeccati elementi coreografici.
Estremamente soddisfatti al termine della rappresentazione, messa in scena domenica scorsa in tarda serata, il parroco della comunità “San Biagio” di Gallico don Gaetano Galatti, la direttrice dell’Oratorio “Don Bosco” Teresa Pensabene, la responsabile di regia Giusi Giandoriggio e l’autore de “L’altro Vangelo” Giuseppe Notaro. «Il lungo lavoro di questi mesi di prove – ha dichiarato Notaro – è stato ampiamente ripagato. E’ stata una splendida interpretazione. D
evo complimentarmi con tutti e ringraziare quanti hanno dato il proprio volontario contributo, dagli attori a coloro che hanno lavorato dietro le quinte.
Abbiamo voluto riproporre il messaggio d’amore universale di Cristo presente nel Vangelo attraverso gli occhi innocenti e veri della protagonista della rappresentazione, la piccola Martina, per risvegliare la coscienza del cristiano, Rosario nel racconto, che vive la quotidianità».
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