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ECCO LE FOTO DEGLI ARRESTATI >>>
L’operazione “Archi”, condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria ha portato alla luce le alleanze di mafia e le gerarchie in città. Su Reggio comanda il rione Archi, periferia nord della città dove si trovano le tre famiglie più potenti della città: i De Stefano, i Condello e i Tegano.
Fondamentali per l’inchiesta anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, in particolare, quelle di Roberto Moio, genero del boss Giovanni Tegano, del boss Antonino Lo Giudice, e Consolato Villani, affiliato allo stesso clan Lo Giudice.
I fermi ordinati oggi sono 26, ma ne sono stati eseguiti solo 21 perché cinque sono sfuggiti alla cattura.
L’inchiesta ha consentito di ricostruire i nuovi assetti e l’organizzazione di vertice delle cosche della città partendo dalla guerra di mafia che tra il 1985 ed il 1991 provocò oltre 1000 morti. Una guerra che ebbe fine con incontri ”di pace” che hanno cambiato sostanzialmente gli assetti. I Condello e i De Stefano, protagonisti dello scontro, infatti, per gli investigatori adesso stanno insieme ai vertici della ‘ndrangheta.
ECCO I NOMI:
Aricò Rosario
Benestare AngeloBenestare Giorgio detto Franco
Caccamo Giovanni detto “Giò Giò”
Candido Silvio Giuseppe
Firriolo Emilio detto “Peppe”
Franco Michele
Labate Francesco Salvatore detto “Franco”
Lavilla Antonio
Lavilla Giuseppe
Polimeni Alfredo
Polimeni Antonio detto “u troiu”
Polimeni Francesco detto “Franco”
Polimeni Paolo detto “Lucifero”
Rechichi Giuseppe Rocco Giovanni
Riedo Gioacchino, Rito Alberto
Tegano Bruno
Tegano Giuseppe
Utano Pasquale detto “Pascali u Barberi”
Vazzana Carmelo
Gli irreperibili:
Franco Roberto
Labate Pietro
Molinetti Luigi detto Gino
Zappia Vincenzino
Non convalidati sette fermi >>>
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