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Due compagnie teatrali di Reggio per aiutare l’Unicef nel progetto “100% Vacciniamoli tutti”. Due team di professionisti che amano l’arte e che mettono le loro risorse a disposizione dei più bisognosi ma anche si uniscono per spronare le istituzioni a far “vivere il teatro” in città. Dopo qualche settimana di stop, ritorna al “Siracusa” il team dell’Officina dell’Arte con il maestro Peppe Piromalli che, per l’appuntamento di Febbraio, sceglie ed inserisce nel suo palinsesto la compagnia “Nuovo teatro Aquila”. In scena, domenica 22 alle ore 20,30, gli attori di Prunella saranno i protagonisti della brillante commedia in due atti “B&B di sabato” del regista Roberto Mandica. Come detto, parte del ricavato sarà devoluto all’Unicef per il progetto che mira a potenziare i programmi di vaccinazione in 8 Statiparticolarmente vulnerabili, nei quali si concentra un quarto della mortalità infantile globale. La pièce in vernacolo, racconta la storia della famiglia Di Sabato, titolare di un modesto B&B, che sta attraversando un periodo di crisi economica per via dell’assenza di clienti. Il capo famiglia Francesco Di Sabato attribuisce la colpa di questo fallimento ai titolari di un lussuoso albergo da poco aperto nelle vicinanze. Sul palco, tra simpatici siparietti che metteranno in risalto la bravura della compagnia di Melito Porto Salvo, si alterneranno momenti di riflessione soprattutto quando arriverà l’esattore delle tasse incaricato a riscuotere dalla famiglia Di Sabato quanto dovuto dall’erario. Un cast eccezionale, composto da Natale Meduri (nei panni di Ciccio), Mariolina Romeo (Signora Maria), Ilaria Fosso (Assunta), Serena Amodeo (Lucia), Domenico Spinella (Giulio), Gianluca Labate (esattore), Mariapolsia Romeo (Amanda), Dario Amodeo (Cornelio), Antonella Spinella (Cecilia), Domenico Marino (Anselmo), Giovanni Franco (Becchino 1), Emanuele Borruto (Becchino 2), Roberto Mandica (Cavaliere Catania), “consoliderà un sodalizio artistico che sfocia in uno spettacolo virtuoso in cui umorismo popolare, dialogo intellettuale, eccessi di follia e rigore sfumano l’uno nell’altro in un gioco di “teatro nel teatro” ambientato su piani temporali diversi che si chiariscono e si interpretano a vicenda”. Parola del maestro Peppe Piromalli.
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