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Immediata adesione al protocollo di legalità nazionale e sospensione per 13 aziende sottoposte a procedimento dalla Dda di Reggio Calabria. Questo – secondo quanto si legge in un comunicato – il marchio di fabbrica del nuovo corso della Confindustria di Reggio, apertosi con la nomina a Commissario-Presidente di Filippo Callipo.
“Punto di partenza e pietra miliare del progetto – è scritto – riassunto in una sola parola: legalità”. Il primo forte segnale di trasparenza e cambiamento è stata la profonda ristrutturazione organizzativa e dirigenziale della struttura amministrativa, che ha segnato sin da subito una forte discontinuità con la gestione del passato.
Un’ organizzazione che, resa più razionale e flessibile, intende essere il punto di incontro e rappresentanza del sistema produttivo locale e che ambisce a caratterizzarsi come elemento nuovo di stimolo per le politiche di sviluppo non solo locali ma anche regionali. L’obiettivo è quello di costruire un gruppo dirigente rappresentativo dell’economia provinciale ed ispirato ai valori della legalità e del libero mercato.
Perciò la nuova Confindustria di Reggio Calabria non poteva che porsi quale obiettivo prioritario, accanto allo sviluppo degli strumenti economici, anche il sostegno a quelle imprese e a quegli imprenditori che quotidianamente lottano, operando nel pieno rispetto della legge, contro il sistema mafioso e criminale che invece condiziona e vincola negativamente il mercato.
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