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Fondi europei: siamo sulla strada giustRiceviamo e pubblichiamo:
“I segnali lanciati in questo mese per quanto riguarda i Fondi Europei, per il Mezzogiorno sono ottimistici e ci fanno ben sperare per il futuro della nostra Calabria.
L’otto dicembre scorso il Commissario Europeo per le politiche regionali Corina Cretu evidenziava positivamente il notevole recupero – in una situazione assolutamente delicata e difficile – per quel che riguarda il Programma 2007/2013 e che consente di guardare con ottimismo, al raggiungimento degli impegni di spesa.
A fronte di tanti sacrifici stiamo riuscendo ad approdare finalmente ad una fase di normalizzazione. Lo stesso Presidente Oliverio ha detto che la Calabria conta di riuscire a spendere tutti i fondi Ue 2007-2013 entro il 31 dicembre, periodo utile per l’ammissibilità delle spese relative a tali fondi.
Grazie anche all’intenso lavoro fatto insieme con la Commissione Europea si sono raggiunti traguardi fino ad oggi forse impensabili. Questa è la strada maestra che non dobbiamo perdere di vista, perché tante sono le esigenze del nostro territorio e della nostra gente. I nostri cittadini aspettano da tempo risposte che non possono più essere differite.
Di ieri invece la visita istituzionale dell’Onorevole Gianni Pittella, il quale ha sottolineato la grande opportunità, da qui al 2020, dei fondi strutturali europei e di tutti quegli strumenti comunitari pensati per sostenere lo sviluppo dei territori dell’Unione.
Adesso quindi, si apre la partita importante di tramutare il tutto in piani concreti per utilizzare al meglio e celermente i fondi destinati alla nostra regione. È necessario realizzare una forte azione di governo che sia di contrasto alla povertà e alla emarginazione economico-sociale delle fasce deboli. Ci auguriamo, ma ne siamo certi, che nulla dei fondi destinati andrà perduto. Certo è che non possiamo non spingere affinché parte dei fondi strutturali vadano impiegati – come avevamo già suggerito nella nostra proposta di legge sul sostegno al reddito – per la realizzazione del reddito minimo garantito, considerato ormai una misura necessaria da tutti i fronti.
Sette le regioni intenzionate a garantire un salario minimo a chi è senza lavoro: la Lombardia, la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, il Molise, la Puglia e da ultima la Basilicata che si appresta a varare il reddito minimo grazie ai diritti di sfruttamento pagati dalle compagnie che estraggono il petrolio nella regione. La Regione Basilicata ha già approvato il regolamento e sta per pubblicare i bandi per gli aventi diritto.
A questa lista di regioni all’«avanguardia» vogliamo presto aggiungere anche la regione Calabria, che più di tutte ha bisogno di una forma di sostegno al reddito. I fondi destinati ci sono, la volontà politica pure. Adesso non ci sono più alibi”.
Giovanni Nucera, consigliere regionale e capogruppo “La Sinistra”
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