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Un nuovo bivio: è questo che si prospetta appena dietro l’angolo a segnare il futuro della nostra città. In un momento storico segnato dalle difficoltà di un sistema economico alle prese con gli effetti della globalizzazione, alla ricerca di nuovi equilibri da cui far ripartire lo sviluppo; in cui le amministrazioni fanno i conti con i tagli imposti da una politica di rigore necessaria al Governo per risanare i conti, tagli che mettono a rischio anche i servizi essenziali al cittadino…in un clima di tensioni e sospetti in cui la discussione politica segna il passo e degenera in scontro, sterile e inutile.
Proprio in questo momento storico così difficile la nostra città ha una grande occasione, che non può in alcun modo permettersi di perdere: quella offerta dal diventare Città Metropolitana.
Siamo davvero ad un bivio.
La nostra è una città di frontiera, in tutti i sensi, estrema propaggine meridionale di un Paese storicamente diviso in due. Una città che ha vissuto anni di isolamento, non solo geografico ma anche e soprattutto politico. Eppure oggi, grazie all’impegno amministrativo e alla credibilità politica di quella stessa classe dirigente che viene continuamente posta sotto accusa, grazie soprattutto alla caparbietà del suo uomo più rappresentativo, il presidente Scopelliti, oggi questa nostra città ha ancora una chance, una possibilità di riscatto, forse l’ultima opportunità di recuperare il gap che ci separa dalle altre grandi città italiane ed europee. Si perchè, è utile ricordarlo ai più, Reggio Città Metropolitana è una conquista “politica” prima ancora di diventare realtà amministrativa: una conquista possibile solo grazie alla credibilità acquisita sul campo da Scopelliti, che ci da la possibilità di riscattare decenni di delusioni, di bocconi amari che abbiamo dovuto digerire a partire dagli anni 70 del secolo scorso.
Eppure, oggi che si dovrebbero impiegare tutte le risorse per dar seguito a questo sogno ormai in fase di realizzazione, con tutti i benefici che apporterebbe alla nostra comunità, ci troviamo di fronte ad una amministrazione messa sotto la lente di ingrandimento, per qualche verso posta sotto assedio, e dunque impossibilitata a fare quanto necessario per assicurare un futuro alla nostra terra.
Si plaude alla fine di un “modello”, che avrebbe prodotto solo guasti e danni irreparabili: eppure quel modello ha prodotto tanti benefici, non da ultimo l’aver ridato “credibilità” politica ad una città emarginata, creando i presupposti perchè venisse inserita per decreto tra le 10 città a vocazione metropolitana. Anche solo questo traguardo è di tale significato ed importanza che dovrebbe da solo rendere più cauti i detrattori di Scopelliti e del “modello Reggio”.
Per questo, in attesa di decisioni difficili, che segneranno comunque la storia di una città e dei suoi abitanti, non posso che ricordare a tutti, semplici cittadini e uomini politici, che abbiamo un appuntamento con la storia ben più importante, che non può e non deve essere disatteso, al quale dovremmo dedicare anche in momenti così difficili, tutte le nostre energie: quello con la costituzione della città metropolitana.
Massimo Ripepi
Delegato Città Metropolitana
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LA CITTA’ METROPOLITANA E’ UNA TRUFFA AI DANNI DEI 92 COMUNI DELLA PROVINCIA. SI CONCENTRERANNO A REGGIO TUTTE LE FUNZIONI CON 12 CONSIGLIERI. UNA TRUFFA COME QUELLA DEL 1927 CON LA “GRANDE REGGIO” QUANDO FURONI CANCELLATI 11 CONSIGLI COMUNALI COME I BIMILLENARI MUNICIPI DI CATONA E PELLARO, CHE DIVENNERO SQUALLIDE PERIFERIE. LA STESSA COSA AVVERRA’ CON L’ANTICA CAULONIA, GERACE, DELIANUOVA. SARANNO PERIFERIE ABBANDONATE PERCHE’ PIAZZA ITALIA NON AVRA’ I SOLDI PER BEN AMMINISTRARLE.